La notte dei rincari su autostrade e aerei. Più soldi ai ministri
14 Dicembre 2024Sciopero Usb: «Zero risposte, Salvini sa solo precettare»
14 Dicembre 2024compensi all’estero, la norma «anti-renzi»
di Mario Sensini
Fa discutere, in Manovra, l’emendamento che equipara lo stipendio dei ministri non parlamentari a quello degli eletti.
ROMA La manovra di bilancio volge alle battute conclusive, la Commissione Bilancio della Camera punta a chiudere i lavori nel fine settimana, e tra gli emendamenti dell’ultima ora dei relatori di maggioranza e del governo, che arrivano alla spicciolata, spuntano diverse novità. La prima, che fa già discutere molto, riguarda lo stipendio dei ministri non parlamentari, che verrebbe equiparato a quello degli eletti, contro la quale si infuria l’opposizione. Accompagnata da una norma che impedisce a ministri, parlamentari e governatori di percepire redditi da Stati non europei, la riproposizione della norma “anti Renzi”, consulente dei Paesi del Golfo, che Iv definisce di stampo sudamericano.
Ci sono, poi, un prelievo fiscale aggiuntivo sulle scommesse online, l’aumento delle tasse di imbarco per i voli extra Ue dai principali aeroporti, la riformulazione del Fondo di garanzia per i mutui casa e le Pmi, l’aumento delle tariffe autostradali dell’1,8% dal 2025. La norma sugli stipendi dei ministri porterebbe lo stipendio dei non eletti, pari a 9.200 euro mensili lordi, a 12.400 euro, come quello dei colleghi deputati e senatori. Interesserebbe diversi ministri del governo Meloni: Abodi, allo Sport, Piantedosi, all’Interno, Crosetto, alla Difesa, Calderone, al Lavoro, Valditara, all’Istruzione, Giuli, alla Cultura, Schillaci, alla Salute. Che è l’unico a commentare: «Apprendo adesso. Sarà il Parlamento a decidere. Sono fortunato, nella mia vita non ho mai fatto nessuna scelta per motivi economici» dice, mentre l’opposizione attacca.
«Non aumentano le pensioni minime ma lo stipendio dei ministri, è vergognoso» dice Vittoria Baldino del M5S. «Siamo increduli» commenta Ubaldo Pagano del Pd. Tra gli emendamenti che il governo sta mettendo a punto, oltre all’Ires premiale per le imprese finanziata da un prelievo sulle banche, la flat tax per gli straordinari degli infermieri, il ripristino dei fondi automotive, ci saranno anche il rafforzamento degli incentivi Transizione 5.0. Ieri il ministro Urso ha incontrato il presidente di Confindustria: il credito di imposta sarà cumulabile con quello della Zes per il Mezzogiorno e gli incentivi saranno rafforzati per gli investimenti fino a 10 milioni di euro.
Il sottosegretario al Mef, Federico Freni, ha confermato l’ipotesi di un prelievo straordinario sulle scommesse online sul calcio. Potrebbe essere dello 0,5% ed essere destinato allo sport e al rifacimento degli stadi. Per le concessioni delle scommesse online, tra l’altro, si aprirà tra poco una gara dalla quale il governo conta di incassare 350 milioni di euro.
Tra le ultime proposte di modifica alla legge di Bilancio c’è anche l’aumento di mezzo euro della tassa d’imbarco sui voli extra Ue, destinata ai Comuni, che riguarda i dieci principali aeroporti. Viene modificato il Fondo di garanzia per i mutui prima casa, che viene destinato «esclusivamente» e non più «prioritariamente» alle giovani coppie. Si ampliano, invece, i benefici del Fondo di Garanzia per le piccolissime imprese e le startup. E spunta una norma che limita il taglio delle spese solo ai consulenti esterni della Rai.