A metà agosto, in Alaska, Donald Trump e Vladimir Putin si incontreranno per tentare di fermare la guerra. L’ipotesi sul tavolo prevede un cessate il fuoco in cambio di concessioni territoriali: Mosca chiede a Kiev di rinunciare a Crimea e Donbass. Per l’Ucraina, però, accettare significherebbe legittimare un’occupazione, e per questo lavora con Stati Uniti e partner europei a una strategia che unisca sicurezza e integrità territoriale.

Nei prossimi giorni, una riunione tra alleati e governo ucraino servirà a definire la posizione comune in vista del vertice. Intanto, sul fronte, la guerra non si ferma: raid aerei e droni russi hanno colpito infrastrutture energetiche nel sud, provocando feriti e danni.

A Kiev, il saluto alla giornalista Viktoriia Roshchyna, morta dopo essere stata detenuta in territorio occupato, ha ricordato che questo conflitto non riguarda solo mappe e trattati, ma la vita concreta delle persone, la libertà di informare e di essere liberi.