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Un parco sportivo nell’area dell’aeroporto di Ampugnano, con pista di atletica, piscina e impianti moderni al servizio della collettività: è il progetto del sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, che lunedì 25 agosto lo presenterà ai cittadini al centro culturale La Tinaia. L’idea non è un sogno campato per aria ma una proposta concreta, nata dal confronto con Enac Servizi, gestore dell’aeroporto, che ad aprile aveva chiesto al Comune di Sovicille di formulare ipotesi per aprire l’area al territorio. “Sappiamo bene che il terreno è demaniale – spiega Gugliotti – ma ci siamo mossi perché fu proprio Enac a invitarci a portare idee per renderlo fruibile dalla comunità”.
Da quel momento, però, i rapporti con l’ente non sono stati lineari. Dopo un primo atteggiamento possibilista, a luglio Enac ha convocato una conferenza stampa per illustrare i propri piani senza coinvolgere l’amministrazione di Sovicille. Un gesto che ha alimentato tensioni e sospetti di una regia esterna, con il Comune di Siena in prima fila per accreditarsi come interlocutore privilegiato. È proprio questo il nodo politico: il rischio che Sovicille venga messa ai margini di una partita che si gioca sul suo territorio. Se Siena guarda ad Ampugnano come a un’infrastruttura da sfruttare per la propria proiezione turistica e strategica, Sovicille rivendica invece un’altra visione, legata allo sport, al benessere e alla socialità.
Gugliotti non intende arretrare. “Il nostro progetto è concreto, utile e di interesse pubblico. Per questo lo presenteremo apertamente alla cittadinanza. I cittadini hanno il diritto di dire la loro e noi non accetteremo che le decisioni vengano prese a porte chiuse altrove”. La scelta della trasparenza diventa così una dichiarazione politica: Sovicille non intende subire le scelte di Siena, ma affermare la propria autonomia e difendere il diritto a decidere sul futuro di un’area strategica. La partita di Ampugnano non è soltanto urbanistica, ma riguarda i rapporti di forza tra amministrazioni e la capacità di un Comune considerato “periferico” di farsi valere contro il capoluogo.