
MPS-Mediobanca, un’operazione ad alto rischio
6 Settembre 2025
Quando il Monte dei Paschi annunciò, l’8 novembre 2007, l’acquisizione di Banca Antonveneta da Santander, il prezzo – circa nove miliardi di euro – apparve subito enorme. L’operazione, perfezionata senza una due diligence preventiva, avrebbe segnato in profondità la storia della banca senese.
In quel contesto, accanto alla Banca d’Italia – che autorizzò formalmente l’acquisizione il 17 marzo 2008 imponendo condizioni di rafforzamento patrimoniale – c’era anche il Ministero dell’Economia. Alla guida del Tesoro, dal 2005, sedeva Vittorio Grilli, Direttore generale e figura di cerniera fra mercato e politica.
Il suo nome non compare nelle delibere societarie, né tra gli atti decisori di Banca d’Italia. Eppure, il Tesoro aveva un ruolo preciso: vigilare sulle Fondazioni bancarie. È attraverso questa porta che l’operazione Antonveneta passò anche dal suo ufficio.
Il 22 gennaio e il 14 febbraio 2008 la Fondazione MPS comunicò ufficialmente al Ministero la delibera di adesione all’aumento di capitale necessario per finanziare l’acquisto. Il 21 febbraio 2008 il MEF – con Grilli direttore generale – autorizzò la Fondazione a procedere, segnalando i rischi di concentrazione ma senza entrare nel merito della convenienza. Fu un passaggio formale, ma fondamentale: senza il via libera del Tesoro, la Fondazione non avrebbe potuto sottoscrivere l’aumento.
Mentre Bankitalia continuava a negoziare con MPS la computabilità del complesso strumento finanziario FRESH e la tenuta patrimoniale della banca (con scambi intensi tra settembre e ottobre 2008), al Tesoro si teneva il collegamento istituzionale: aggiornamenti, autorizzazioni, monitoraggio. Non decisioni sul prezzo o sull’opportunità, ma un presidio amministrativo che sanciva la legittimità dell’operazione.
Anni dopo, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, Grilli ribadì quel confine: il MEF esercitava sui soggetti vigilati “un controllo di legittimità cartolare”, non di merito. Ma la sua “presenza costante” in quel passaggio resta innegabile: i documenti mostrano che il Tesoro, e dunque Grilli, furono parte integrante del percorso che rese possibile l’acquisizione.
Fonti
- Relazione MPS – Assemblea straordinaria del 6 marzo 2008.
- Audizione del Ministro dell’Economia Vittorio Grilli, Commissioni Finanze Camera e Senato, 29 gennaio 2013.
- Audizione Vittorio Grilli, Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, 21 dicembre 2017.
- Relazione Banca d’Italia sul caso MPS (2016), trasmessa al Ministro Grilli.
- Ricostruzione Bankitalia su operazione Antonveneta: istanza gennaio 2008, autorizzazione 17 marzo 2008, condizioni su FRESH (settembre-ottobre 2008).