
Piancastagnaio e l’Italia contemporanea: dal laboratorio di integrazione alle sfide del presente
12 Settembre 2025di Pierluigi Piccini
Ho letto con attenzione la delibera della Giunta comunale che proroga fino al 2055 gli affidamenti a Sigerico per mobilità, sosta e altri servizi strategici della città.
Un piano economico-finanziario che spinge le proiezioni fino al 2055 è inevitabilmente aleatorio: nessuno può sapere oggi quale sarà la domanda di sosta tra venti o trent’anni, come evolverà la mobilità urbana – tra auto elettriche, trasporto pubblico, pedonalizzazioni – quali saranno i costi di gestione o le esigenze dei cittadini.
Eppure, su queste previsioni di lunghissimo periodo la Giunta ha deciso di blindare la gestione per oltre trent’anni. È una scelta formalmente legittima, ma politicamente gravissima: si è utilizzato il riferimento all’ammortamento degli investimenti come scappatoia tecnica per non riportare l’atto in Consiglio comunale, privando la città di un dibattito aperto e di un controllo democratico su una decisione che la vincola per una generazione intera.
La Giunta avrebbe dovuto spiegare in aula le ragioni di questa scadenza, cosa che nel suo intervento l’assessore Tucci non ha fatto, limitandosi a richiamare la nuova normativa. Ma spiegare non significa solo citare articoli di legge: significa presentare i calcoli, dimostrare la reale proporzionalità tra gli investimenti (2,7 milioni concentrati nel triennio 2025–2027) e la durata di oltre trent’anni dell’affidamento.
Non contesto la legittimità formale dell’atto: la legge consente alla Giunta di approvare gli atti esecutivi. Ma qui parliamo di un impegno che supera i tre decenni e che avrebbe meritato un passaggio trasparente e un confronto in Consiglio.
Siena merita chiarezza: la città deve poter conoscere i numeri e le motivazioni di questa scelta, e avere la possibilità di discutere se prorogare fino al 2055 sia davvero nell’interesse collettivo o se non sarebbe stato più prudente un orizzonte temporale più breve, con verifiche periodiche e possibilità di rinegoziare in futuro.