
Piancastagnaio: Governare è costruire, non fare le pulci
20 Settembre 2025C’è un modo di fare opposizione che si nutre di sospetto e di lamento.
È la politica del “nulla funziona”, che trasforma ogni problema in scandalo e preferisce il mugugno sui social al confronto nelle sedi istituzionali.
Così si divide la comunità, si alimenta sfiducia e si allontanano i cittadini dalla vita pubblica.
Noi abbiamo scelto un’altra via. Governare significa indicare una direzione, assumersi la responsabilità delle scelte e portarle fino in fondo.
A Piancastagnaio non ci limitiamo a gestire l’esistente: stiamo riposizionando il paese nell’Amiata e oltre, per dargli un ruolo più forte sul piano culturale, economico e sociale.
Piancastagnaio è sempre stato un crocevia di storia: dagli Aldobrandeschi alla signoria senese, dal Seicento dei Bourbon del Monte fino alle stagioni più recenti – la miniera, la Resistenza, la geotermia con il calore, l’industria.
Questo passato ha creato un’identità che non teme il confronto, e che oggi va raccontata e condivisa: una comunità laboriosa, che si è sempre costruita il futuro con il lavoro.
Qui convivono eccellenze come Stosa, Floramiata e Acqua & Sapone, realtà che rappresentano il meglio dell’industria e dell’imprenditoria italiana, insieme a una filiera della pelletteria che porta lavoro qualificato e competenze di alto livello.
Sono queste eccellenze la base da cui ripartire per il riposizionamento di Piancastagnaio, per renderlo sempre più competitivo e attrattivo.
Per essere all’altezza di questo patrimonio investiremo in innovazione e formazione, creando percorsi per formare nuove generazioni di tecnici, artigiani e professionisti.
La nostra strategia punta a un’alleanza stabile tra istituzioni, imprese e scuole, per condividere visioni, sviluppare competenze e preparare il territorio alle sfide future.
Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare accanto alle imprese, per leggere i loro bisogni e creare le condizioni per crescere.
Questa è la sfida che Piancastagnaio deve vincere per essere protagonista del proprio futuro.
Dire che “è tutto fermo” non aiuta – e non è vero.
Alimenta rassegnazione, scoraggia chi vuole impegnarsi e fa male ai giovani, che hanno bisogno di credere che qui ci sia spazio per costruire la propria vita.
I cambiamenti richiedono tempo, continuità e collaborazione.
Occorre superare le chiusure che portano all’isolamento.
Piancastagnaio ha le carte per giocare una partita più grande, dentro e fuori l’Amiata.
Dobbiamo farlo senza paura: attrarre risorse, consolidare il nostro ruolo industriale e culturale, aprire opportunità per cittadini e imprese, costruire un futuro condiviso.
Piancastagnaio non deve limitarsi a commentare ciò che fanno gli altri: deve essere protagonista.
Chi vuole contribuire lo faccia nelle sedi istituzionali, dove il confronto è serio e le decisioni si prendono davvero.
Questo è il momento di esserci, non di stare alla finestra.
Il futuro si costruisce insieme.
Pierluigi Piccini