
«No alla scuola del passato». Quaranta piazze contro la “cura” Valditara
17 Ottobre 2025
Michael Jackson – Beat It
17 Ottobre 2025Stati generali Alla Scala una giornata di confronto tra amministratori, artisti, esperti: «Innovazione e attenzione ai giovani»
È l’impegno di Futura, evento di domani a Milano. Parla l’assessore Francesca Caruso
di Simona Buscaglia
Una giornata per mettere a sistema conoscenze nazionali e internazionali, facendo il punto sullo stato dell’arte del sistema culturale di casa nostra, cercando anche di carpire informazioni utili per il futuro del settore guardando gli esempi virtuosi portati avanti all’estero. Questo è uno degli obiettivi di Futura. Nuovi sguardi per la cultura, evento organizzato da Regione Lombardia, che domani porterà operatori, istituzioni e professionisti del sistema culturale sul palco del Teatro alla Scala di Milano. Questa occasione di confronto è stata fortemente voluta dall’assessore lombardo alla cultura, Francesca Caruso: «Vorrei — conferma — che la giornata di dibattito diventasse un format, un appuntamento annuale per ragionare a livello regionale e nazionale sul futuro del settore. È importante far passare il messaggio che la cultura può cambiare una città, una comunità e può essere una leva importante a livello sociale ed economico. Per creare l’evento tutti i relatori mi hanno aiutato, è stato un lavoro di squadra per creare un vero momento di scambio».
Economia, innovazione e sviluppo del territorio sono i tre pilastri che saranno analizzati nei panel dove si alterneranno gli ospiti. Tra questi: Paola Antonelli, curatrice del dipartimento di Architettura e Design del MoMA di New York, Michael Govan, direttore e ceo del Los Angeles County Museum of Art, Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca di Brera, Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia e Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti. Ma anche: don Claudio Burgio, gli artisti Michelangelo Pistoletto e Jago, gli attori Umberto Orsini e Ambra Angiolini. Il perno degli interventi rimane il concetto di una cultura aperta verso le sue comunità, capace di raggiungere anche i luoghi periferici, non solo i grandi centri: «Credo sia importante — precisa Caruso — sottolineare i punti chiave che sono stati anche al centro del mio mandato. Tengo molto all’idea della cultura che cura, perché la ritengo un antidoto al disagio sociale e giovanile. Negli anni abbiamo lavorato nelle periferie, nelle carceri e nelle piccole comunità, per portare la conoscenza ovunque, uscendo dai luoghi tradizionali, raggiungendo nuovi pubblici».
Per nuovi spettatori e fruitori si intendono anche le giovani generazioni. Prosegue Caruso: «Abbiamo dedicato progetti mirati ai ragazzi, per cercare di educarli fin da piccoli alla bellezza. Con Schermi di classe abbiamo portato al cinema, nell’anno scolastico 2024/2025, quasi 40 mila studenti di 212 istituti in 84 sale cinematografiche delle 12 province lombarde. Lo stesso con l’iniziativa Palchi di classe, per avvicinare i più giovani al teatro, e con Un, due, tre… Musei!, dove la Regione ha messo a disposizione abbonamenti gratuiti per i minori dai sei ai tredici anni. La cultura non deve essere vista come un lusso ma come un diritto».
La prospettiva
Vorrei che questa giornata diventasse un appuntamento annuale per ragionare sul futuro
Un momento di confronto della mattinata alla Scala riguarderà il futuro dell’audiovisivo e delle arti performative, comparti su cui l’assessorato lombardo vuole investire ulteriormente: «Ascolterò gli interventi sul palco con curiosità visto che tra i miei obiettivi principali c’è quello di rilanciare il settore dell’audiovisivo, sostenendo anche, ad esempio, le sale spettacolo dei luoghi periferici, che sono punti di aggregazione sociale importanti per i territori. Abbiamo già lanciato un grosso bando da cinque milioni di euro per ripristinare le infrastrutture ormai in disuso. La risposta è stata importante e questo vuol dire che abbiamo intercettato un bisogno». L’evento di domani, condotto dal giornalista del «Corriere», Massimo Sideri, prevede gli interventi di apertura di Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala, e di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, seguiti da quelli di Alessandro Giuli, ministro della Cultura, Ignazio La Russa, presidente del Senato, Glenn Micallef, commissario europeo per l’Equità intergenerazionale, la gioventù, la cultura e lo sport, e del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del dicastero per la Cultura e l’educazione della Santa Sede (gli ultimi due con un videomessaggio). L’assessore Caruso ha da poco partecipato, insieme al Commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, al convegno internazionale Arte e tecnologia: una sfida aperta, che all’esposizione giapponese ha riflettuto su come la ricerca e le nuove tecnologie possano aiutare a valorizzare il patrimonio artistico. Proprio il tema dell’innovazione è al centro di un altro panel della giornata alla Scala: «Vattani ha dato numeri che mi hanno impressionato — conclude l’assessore —: in sei mesi di Expo sono stati organizzati 703 eventi, di cui 403 di ambito culturale. Questo fa capire quanto la cultura sia un motore di sviluppo per i territori, ma anche di diplomazia, scambio commerciale ed economico».
L’evento, con media partner il «Corriere» e Rai Cultura, è gratuito e aperto al pubblico. Ci si può registrare fino alle ore 17 di oggi su: futura-cittadini.vivaticket.it. La giornata prevede anche la sigla del Protocollo di intesa tra Regione Lombardia, Anci Lombardia e il ministero della Cultura per l’avvio sperimentale del progetto L’arte in Comune, per valorizzare il patrimonio artistico, collocando opere (tra cui quelle conservate nei depositi museali) negli spazi pubblici di proprietà comunale. Torna così un punto: rendere i tesori culturali accessibili a più italiani possibili.