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Piancastagnaio
A seguito del caso sul presunto elevato valore di arsenico rinvenuto nelle acque potabili nella frazione di Tre Case (23 microgrammi per litro, rispetto ai 10 microgrammi per litro che è il limite di legge), “l’Amministrazione comunale di Piancastagnaio – puntualizza in una nota stampa – ha tempestivamente contattato i soggetti interessati – l’Azienda Usl Toscana Sud Est e Acquedotto del Fiora S.p.A. – per acquisire ogni elemento utile alla corretta informazione della cittadinanza”. E aggiunge: “Su nostra richiesta, Acquedotto del Fiora ha chiarito che si è trattato di una non conformità prontamente rientrata, come confermato dalle analisi effettuate. L’acqua è sicura e potabile: i valori sono pienamente nella norma, oggi come nei controlli degli anni precedenti, sempre risultati conformi. La tutela della salute dei cittadini resta per noi una priorità assoluta”. Segue una sintesi dei fatti. “Il 23 ottobre l’Azienda Usl Toscana Sud Est ha trasmesso ad Acquedotto del Fiora S.p.A., al sindaco di Piancastagnaio e all’Autorità Idrica Toscana una proposta di ordinanza di non potabilità, a seguito di una non conformità riscontrata nel campione prelevato il 20 ottobre presso il punto di prelievo FP Tre Case”. Il campione era stato accettato il 21 ottobre, analizzato il 22 ottobre e il 24 ottobre il sindaco aveva emesso “in via cautelativa un’ordinanza di non potabilità dell’acqua”. Nel primo pomeriggio dello stesso giorno, l’ordinanza è stata revocata su proposta della stessa Azienda Usl, “che aveva preso atto dei risultati conformi del nuovo campionamento effettuato da Acquedotto del Fiora il 23 ottobre sul medesimo punto di prelievo”. E la precedente anomalia? “Legata a fattori contingenti, prontamente rimossi, come confermato dalle verifiche successive”.
M.B.




