
“Il Piano Strutturale indica un perimetro, ma non una direzione.”
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Zucche vuote. L’imbecillimento della mente americana, e non solo americana
23 Novembre 2025
Libri, intelligenza artificiale e diritti d’autore
In Ockham New Zealand Book Awards due autrici di rilievo, Stephanie Johnson e Elizabeth Smither, sono state escluse dalla competizione per il premio di fiction da NZ$65.000 perché le copertine dei loro libri contenevano elementi generati con intelligenza artificiale (AI). The Guardian+2euronews+2
La decisione ha generato un ampio dibattito: da un lato si difende la necessità di tutelare l’autenticità creativa e i diritti d’illustratori/graphic designer, dall’altro cresce la preoccupazione che autori possano essere penalizzati per scelte (es. grafica) su cui hanno poco controllo. The Spinoff
In Italia questo caso suggerisce che anche il nostro settore editoriale e dei premi rifletterà sempre più su regolamenti che tengano conto non solo del testo, ma dell’intera produzione — copertina, grafica, design — e del ruolo dell’AI come strumento e potenziale fattore di esclusione.
Arti visive e mostre di rilievo
A Milano al Pirelli HangarBicocca è in corso la prima retrospettiva italiana dedicata alla fotografa-regista Nan Goldin, intitolata “This Will Not End Well”, che riunisce un ampio corpus di slideshow – tra cui i lavori recenti inediti in Europa – e un’installazione sonora commissionata ad hoc. Pirelli HangarBicocca+1
Il percorso espositivo costruisce un vero “villaggio” architettonico (progettato da Hala Wardé) che guida il visitatore attraverso le tematiche centrali di Goldin: intimità, dipendenza, marginalità, corpo e comunità. Pirelli HangarBicocca+1
Il richiamo all’attualità è forte: nel contesto italiano, mostre di questo spessore segnalano come l’arte contemporanea stia sempre più intrecciando estetica, racconto sociale e intervento politico, allargando lo sguardo verso questioni globali.
Cinema, audiovisivo e cultura digitale
Il documentario della BBC “Chris McCausland: Seeing into the Future” (in onda stasera su BBC Two) mostra l’esplorazione delle tecnologie emergenti (smart-glasses, interfacce vocali, guida autonoma) per persone con disabilità. Il tono è propositivo: l’AI come strumento di emancipazione e accesso culturale. (Fonte: The Guardian)
Questo contrasta con il caso letterario neozelandese: da un lato l’AI che esclude, dall’altro l’AI che apre nuovi spazi di esperienza culturale. È un dualismo su cui riflettere per il futuro delle politiche culturali: tecnologia come barriera o come ponte?
Politiche culturali e modello economico
Il dibattito sulla “economia della cultura” in Italia prosegue con maggiore intensità: non più solo “budget musei/spese eventi”, ma partnership attive tra istituzioni culturali, imprese, Fondazioni. In questo contesto, la cultura assume ruolo strategico per l’innovazione, l’attrazione turistica e la rigenerazione urbana.
Il rischio è duplice: da un lato l’ipervendita retorica della cultura-industria, dall’altro una dipendenza eccessiva da sponsorizzazioni che può condizionare l’autonomia del progetto artistico. Le politiche locali devono dunque rafforzare la capacità di mediazione e governance pubblica.





