
Bernard-Henri Levy: la proposta americana è indecente. Diamo subito a Kiev una no-fly-zone
23 Novembre 2025
Un’icona senza tempo
23 Novembre 2025
Gli articoli analizzano l’impatto del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca sulla diplomazia globale e, in particolare, sull’Europa. L’approccio del presidente americano viene descritto come aggressivo, imprevedibile e guidato da un pragmatismo mercantilista che rompe con i codici tradizionali. Trump predilige relazioni bilaterali, diffida delle istituzioni multilaterali e impone un’agenda costruita sul vantaggio immediato per gli Stati Uniti.
Il tema dell’immigrazione occupa un posto centrale: militarizzazione della frontiera con il Messico, espulsioni accelerate, divieti di ingresso e restrizioni per migranti e rifugiati. Una mappa illustrata da Le Monde mostra l’impatto di queste politiche su diversi Paesi.
Gli europei, preoccupati da una possibile rottura dell’ordine internazionale costruito dopo il 1945, tentano di adattarsi per mantenere un rapporto transatlantico ritenuto essenziale. Tuttavia, il rischio percepito è quello di una crescente subordinazione, soprattutto in materia di difesa, commercio e gestione della crisi ucraina. La posizione oscillante di Trump sull’Ucraina rende infatti più complesso il sostegno a Kiev e costringe i partner europei a continue ridefinizioni strategiche.
Molti leader internazionali, democratici e autoritari, cercano di compiacere Trump per garantirsi protezione o vantaggi, contribuendo a un sistema globale più basato sui rapporti di forza che sulle regole condivise.
Nel complesso, Le Monde descrive la nuova fase come un “incubo” per l’Europa, costretta a muoversi fra autonomia strategica e dipendenza storica dagli Stati Uniti.





