
Scalata Mediobanca, l’inchiesta che scuote la finanza italiana
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28 Novembre 2025Le ricadute finanziarie dell’inchiesta su Caltagirone, Delfin e MPS: effetti su MPS, Mediobanca e Generali
L’inchiesta aperta dalla Procura di Milano nei confronti di Francesco Gaetano Caltagirone, della holding Delfin e dell’amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio, introduce un elemento di incertezza significativo nel cuore della più rilevante operazione finanziaria italiana degli ultimi anni: la scalata di MPS su Mediobanca. L’indagine, che ipotizza reati di aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza, ha immediatamente prodotto un impatto sui mercati, con cali sensibili sui titoli MPS e Mediobanca e un inevitabile riflesso anche su Generali, storicamente legata all’assetto proprietario di Mediobanca.
Per MPS il rischio è duplice. Da un lato opera un effetto reputazionale, che può tradursi in perdita di fiducia degli investitori, maggiore costo della raccolta e maggiore volatilità in Borsa. Dall’altro, la strategia di consolidamento bancario attraverso il controllo di Mediobanca, già complessa, potrebbe subire rallentamenti o rinegoziazioni. Una eventuale contestazione formale della scalata o la richiesta di chiarimenti da parte di Consob o BCE rischierebbe di compromettere la stabilità del nuovo gruppo e di produrre costi finanziari e legali importanti.
Per Mediobanca la fragilità sta soprattutto nella governance. L’ingresso di MPS nel capitale aveva già ridisegnato il quadro dei poteri interni, ponendo fine alla lunga stagione dei vecchi equilibri tra grandi soci privati. Ora l’ipotesi di un accordo non dichiarato tra MPS, Caltagirone e Delfin rischia di aprire un fronte giudiziario e regolamentare che mette in discussione l’intera struttura. In caso di sviluppo negativo, non è escluso un effetto “avvitamento” su capitale, investitori esteri e patti di sindacato.
Assicurazioni Generali, pur non essendo parte dell’indagine, subisce indirettamente la tensione perché Mediobanca ne è storicamente il principale socio di riferimento. Ogni instabilità nella banca di Piazzetta Cuccia si riflette nelle attese del mercato sul gruppo assicurativo, sia in termini di governance sia di strategie industriali. Il rischio, in caso di deterioramento dello scenario, è un aumento del premio per il rischio richiesto dagli investitori.
Gli scenari futuri oscillano tra tre possibilità. Nel migliore dei casi l’inchiesta si chiude rapidamente, con archiviazione o contestazioni minori, e il mercato recupera fiducia. In uno scenario intermedio, l’operazione rimane valida ma emergono sanzioni o obblighi correttivi che rallentano lo sviluppo del nuovo polo bancario e deprimono i titoli coinvolti. Nel caso peggiore – che oggi non è lo scenario base ma non può essere escluso – l’indagine porta a contestazioni più gravi, creando instabilità nell’assetto proprietario di Mediobanca e costringendo a rivedere profondamente la strategia industriale di MPS.
Per investitori e analisti la raccomandazione è un approccio prudente. L’incertezza giudiziaria è uno dei fattori più penalizzanti per i titoli bancari, e il sistema finanziario italiano ha già vissuto fasi di volatilità legate a questioni di vigilanza, governance o trasparenza. In questa fase il monitoraggio costante delle comunicazioni ufficiali, delle reazioni delle authority e dell’andamento dei titoli diventa essenziale, così come la valutazione del rischio sistemico in un comparto – quello bancario – che rimane esposto agli effetti domino di crisi reputazionali o regolamentari
Nota
L’inchiesta della Procura di Milano sulla scalata MPS–Mediobanca apre anche una lettura politica inevitabile. L’operazione si è sviluppata sotto un governo che aveva rapporti distesi con il vertice della banca senese e con i grandi azionisti privati coinvolti. L’avvio delle indagini avviene invece in un contesto politico mutato, segnato da una relazione molto più tesa tra Palazzo Chigi e la magistratura.
Il passaggio da un “governo amico” a un esecutivo che vive un conflitto aperto con una parte della magistratura crea un ulteriore livello di incertezza: non perché cambi la sostanza giudiziaria del caso, ma perché il clima istituzionale influisce sul modo in cui le vicende vengono percepite dai mercati, dagli investitori e dai regolatori europei. In un quadro già complesso sul piano finanziario, l’elemento politico diventa quindi un moltiplicatore di rischio reputazionale e di instabilità.
Fonti utilizzate
Reuters, “Italy’s flagship MPS–Mediobanca bank takeover hit by judicial probe”, 27 novembre 2025.
Corriere della Sera – Milano, “Caltagirone, Milleri e Lovaglio indagati per la scalata di Montepaschi a Mediobanca”, 27 novembre 2025.
Rai News, “Scalata Mps a Mediobanca: indagati Caltagirone, Milleri e Lovaglio”, 28 novembre 2025.
Financial Times, “Monte dei Paschi CEO under investigation for alleged market manipulation”, 27 novembre 2025.
Repubblica, “Scalata Mps–Mediobanca: indagati per aggiotaggio Caltagirone, Milleri e Lovaglio”, 28 novembre 2025.
Bloomberg, “Paschi CEO probed for alleged market manipulation in M&A”, 27 novembre 2025.





