
Toscana, il PD che vince ma non sembra reggere: la crisi profonda di un partito che si rivela nei fatti conservatore
8 Dicembre 2025Siena / Provincia di Siena
- Recentemente una rilevazione dell’Unione Nazionale Consumatori su dati ISTAT ha indicato che alla fine di agosto 2025 l’inflazione a Siena ha raggiunto circa +2,5% su base annua, collocando la città tra le “più care” d’Italia. Il risultato produce un aggravio medio stimato di ~649 € l’anno per famiglia. La Nazione
- In un’analisi di ottobre 2025 è stato sottolineato che rispetto al 2015 “fare la spesa” a Siena oggi costa circa 1.900–2.000 € in più l’anno rispetto a dieci anni fa. Gazzetta di Siena
- Un altro rapporto (novembre 2025) segnala che Siena — con un tasso d’inflazione annuo intorno al +2,8% — risulta la città italiana dove il costo della vita è aumentato di più: per una famiglia media l’incremento delle spese è valutato in ~757 € annui. Corriere dell’Economia+1
- Il governo comunale, per voce dell’assessore ai servizi sociali e politiche per la casa, ha riconosciuto il problema del caro-vita. Nel Consiglio comunale del 6 novembre 2025 ha dichiarato che “lavoro e casa” sono i due assi prioritari su cui intervenire per sostenere le famiglie più fragili, auspicando un welfare locale più inclusivo e integrato. comune.siena.it+1
- Nonostante queste difficoltà, secondo l’ultima edizione 2025 della classifica di Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita, la provincia di Siena resta la prima in Toscana per vari indicatori socio‑economici (occupazione femminile, qualità della vita per donne e bambini, servizi, cultura e tempo libero), anche se la provincia è scesa in Italia dal 15° al 21° posto. La Nazione+1
Interpretazione locale: i dati segnalano un deterioramento marcato del potere d’acquisto nelle famiglie senesi, con aumenti significativi dei prezzi al consumo e del paniere alimentare rispetto al passato, mettendo a rischio il tenore di vita soprattutto per le fasce più vulnerabili. Allo stesso tempo, la Provincia conserva alcuni punti di forza strutturali (servizi sociali, occupazione, qualità delle condizioni di vita) che possono rappresentare leve per interventi di mitigazione.
Regionale – Toscana
- Secondo un articolo del 18 novembre 2025, l’inflazione in Toscana a ottobre si attesta su +1,4% su base annua, leggermente al di sopra della media nazionale (1,2%). La Nazione
- Con tale andamento, la Toscana risulta la quinta regione in Italia per aumento del costo della vita. La Nazione
- Il report evidenzia che in regione, come a Siena, pesano in particolare i rincari per “servizi ricettivi e ristorazione” (+3,9%), “prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+2,5%), e “alcolici e tabacchi” (+2%). La Nazione
- In occasione delle elezioni regionali 2025, rinnovate lo scorso ottobre, il contesto socio‑economico — fra cui il tema del costo della vita — ha costituito una delle questioni salienti per l’elettorato. Wikipedia+1
Interpretazione regionale: la Toscana nel suo insieme non è immune dal caro‑vita: la dinamica dei prezzi, pur più contenuta che a Siena, resta superiore alla media nazionale, con impatti peculiari in settori sensibili come alimentare, ristorazione e servizi. Questo contesto richiede politiche regionali capaci di sostenere il potere d’acquisto e rafforzare il welfare territoriale.
Nazionale – Italia
- I dati preliminari dell’ISTAT su novembre 2025 mostrano una inflazione nazionale su base annua di circa +1,2%. Istat+1
- Il segnale di mitigazione dell’inflazione a livello nazionale coesiste però con una realtà di crescita salariale modesta: secondo il rapporto 2025 dell’OECD, i salari nominali cresceranno quest’anno del solo 2,6%, un incremento marginale rispetto all’inflazione, e nei prossimi anni il guadagno reale resterà basso. OECD
- Un’analisi citata da Reuters del settembre 2025 sottolinea che i prezzi al consumo in Italia dal 2020 sono aumentati complessivamente del 19%, mentre gli aumenti salariali sono stati inferiori, erodendo il potere d’acquisto. Reuters
- Studi recenti evidenziano come l’instabilità contrattuale e la precarietà abbiano un impatto significativo sulla povertà monetaria: la stabilità del lavoro risulta un fattore critico per la riduzione del rischio di povertà, e il sospetto è che nelle aree più fragili questi effetti siano più marcati. arXiv
Interpretazione nazionale: a livello nazionale si osserva un’inflazione sotto controllo rispetto agli anni passati, ma i salari reali restano deboli e il potere d’acquisto complessivo — dopo anni di rincari — subisce un logoramento. Il tema della precarietà e della stabilità del lavoro emerge come centrale nella lotta alla povertà e all’esclusione sociale.
Alcuni casi‑studio
- Famiglie senesi e “paniere alimentare”: secondo il quotidiano locale, una famiglia media a Siena oggi paga circa 535 €/mese per alimenti e bevande (contro ~441,5 € nel 2015), un aumento che si traduce in un aggravio superiore a 1.100 €/anno solo per la spesa alimentare. Gazzetta di Siena
- Divergenza tra inflazione nazionale e saldi retributivi: a livello nazionale, nonostante una crescita nominale dei salari, gli incrementi non bastano a coprire l’inflazione: come evidenziato da Reuters, molti italiani “si sentono peggio” nonostante le promesse di sgravi fiscali. Reuters+1
- Differenziazione territoriale in Toscana: mentre la regione nel suo complesso segna +1,4% di inflazione, la realtà senese supera abbondantemente questo valore, mostrando l’urgenza di misure locali complementari a quelle regionali. La Nazione+1
“Per Siena”, la segreteria




