Per capire…
7 Agosto 2022Meglio! Forse più efficace, sicuramente più chiaro
8 Agosto 2022di Pierluigi Piccini
Vediamo di sintetizzare cosa sta succedendo al Monte dei Paschi. Rapidamente. Ci sono tre fattori interessanti che denotano una certa positività: l’accordo per l’uscita volontaria di 3.500 dipendenti entro la fine dell’anno. L’allargamento del fondo di garanzia sull’inoptato. La riunione dell’assemblea per l’aumento di capitale fissata per il 15 settembre, lontana dal giorno delle elezioni. Su quest’ultima, ovviamente, pesa il contesto in cui si svolgerà poi il reale aumento di capitale. Aumento di capitale che si realizzerà in un contesto economico che oggi è difficile da prevedere. Il fattore temporale è decisivo. I segnali che arrivano non sono fra i migliori. Non più tardi di oggi Moody’s ha abbassato il giudizio sull’Italia, confermando, però e per fortuna, il rating.
Le note negative che vengono evidenziate dalla lettura della semestrale sono: il fatturato che diminuisce di 1.592 milioni di euro. Una riduzione delle quote di mercato del 4,46% e un cost income ancora troppo elevato (70,2%) rispetto al sistema, anche se diminuito dello 0,5%.
Il giudizio sull’intera operazione messa in campo dal MEF e accettata dalla Comunità Europea è ancora in sospeso. Si potrà vedere qualcosa solo con la prima trimestrale del 2023. Allora potremo capire se ci sono dei segnali, anche piccoli, sulla riorganizzazione operativa che potranno far sperare sul futuro del Monte. Ad oggi ogni valutazione è prematura.