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L’annuncio di Donald Trump di un “blocco totale” delle petroliere soggette a sanzioni dirette verso il Venezuela segna un salto di qualità nella pressione statunitense su Caracas. Non si tratta solo di sanzioni economiche, ma di un atto che il governo venezuelano definisce apertamente “pirateria”, denunciato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite come violazione del diritto internazionale e della libertà di navigazione. Il linguaggio è tornato quello dei blocchi navali, delle sfere d’influenza e della coercizione diretta. Attorno agli Stati Uniti si muove una rete di alleati caraibici che collaborano al controllo delle rotte, confermando come il Mar dei Caraibi sia tornato a essere uno spazio strategico militarizzato, non un semplice teatro regionale.
Questo ritorno alla forza come strumento ordinario della politica internazionale non riguarda solo il confronto tra Stati. Negli Stati Uniti, la violenza armata continua a scandire la cronaca interna. L’omicidio del regista Reiner, con i dettagli forniti dalla famiglia sugli eventi precedenti e successivi al ritrovamento dei corpi, si inserisce in una sequenza ormai familiare di tragedie private che diventano casi pubblici. Intanto la polizia è ancora alla ricerca dell’aggressore che ha colpito uno studente della Brown University: l’FBI ha diffuso un nuovo video e offerto una ricompensa di 50.000 dollari, descrivendo il sospetto come “armato e pericoloso”. A distanza di giorni, l’angoscia collettiva resta sospesa, alimentata da una normalizzazione dell’eccezione.
Dall’altra parte del mondo, l’Australia offre un contrasto solo apparente. L’attentato terroristico a Bondi Beach, con il killer accusato di decine di reati e almeno quindici omicidi, ha riaperto il dibattito sulla sicurezza e sulla radicalizzazione. Le autorità locali riferiscono che la famiglia di Sajid Akram, in India, non era a conoscenza di una sua presunta “mentalità radicale”, mostrando ancora una volta quanto i processi di violenza estrema siano spesso invisibili fino all’esplosione finale. Eppure, proprio l’Australia è spesso citata come esempio per le sue leggi sempre più restrittive sulle armi da fuoco. I media locali arrivano a offrire strumenti interattivi per verificare quanti titolari di licenze per armi vivano nello stesso quartiere: trasparenza e controllo come risposta politica alla paura.
In Europa, la logica dello scontro continua a irrigidirsi. Il Cremlino ribadisce che non esistono compromessi possibili sulle regioni ucraine occupate, congelando ogni prospettiva negoziale. Parallelamente, l’Unione Europea mostra segni di arretramento su altri fronti: i piani per porre fine alla vendita di auto nuove a benzina e diesel entro il 2035 vengono attenuati, segnale di una transizione ecologica che fatica a reggere l’urto delle crisi economiche e sociali.
Anche in Asia i confini tornano a essere ferite aperte. Il conflitto tra Thailandia e Cambogia affonda le sue radici nelle mappe coloniali e in una rivalità secolare, riattivata oggi attorno a templi e territori simbolici. Le mappe, apparentemente oggetti neutrali, si rivelano ancora una volta strumenti di potere, capaci di produrre guerra a distanza di decenni.
E mentre Stati, eserciti e governi ridefiniscono blocchi, alleanze e linee rosse, resta la dimensione umana. A Gaza, una donna racconta due anni di ricerca di sicurezza tra le rovine, ponendo una domanda semplice e devastante: che cosa significa oggi “casa”? È la stessa domanda che attraversa, in forme diverse, Caracas sotto sanzione, le città americane segnate dalle sparatorie, le spiagge australiane colpite dal terrore, le regioni ucraine occupate.
Il filo che lega queste storie non è solo la violenza, ma la sua progressiva normalizzazione. Blocchi economici che assomigliano a embargo militari, armi diffuse o rigidamente controllate, confini trasformati in identità assolute, case ridotte a macerie. In questo mondo sotto assedio, la forza torna a essere il linguaggio principale della politica. E la sicurezza, sempre più, coincide con la rinuncia a qualcosa: diritti, libertà, futuro.





