
Quando la speranza non osa e non scalda le anime
28 Dicembre 2025
«Ho ridato alla città il gusto di emozionarsi», dice Vincenzo Bocciarelli.
Traduzione: ho sostituito il pensiero con il sentimento.
La cultura non deve più capire, ma commuovere.
Non deve disturbare, ma rassicurare.
Non deve dividere, ma piacere.
Il Palio può diventare freddo folklore, l’arte un arredamento, la storia un fondale.
Conta solo l’effetto. Il clima. L’applauso.
È la vecchia ideologia anni Ottanta: lo spettacolo al posto del progetto, il tono al posto del contenuto.
La versione sentimentale del marketing culturale.
Il teatro come distributore automatico di emozioni.
La città come pubblico da fidelizzare.
Quando l’emozione diventa un dovere civico, la libertà culturale è già finita.
E quando tutto serve a “far sentire qualcosa”, non resta più niente da pensare.





