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Lucca, oggi il via. Gli Hanuka: no al conflitto mediatico
S.D.
LUCCA «Non ci sentiamo di spostarci da una zona di guerra vera verso una zona di conflitto mediatico. Ecco perché non presenzieremo a questa edizione di Lucca Comics & Games». Firmato, Asaf e Tomer Hanuka. A pochissime ore dal taglio del nastro del festival, in programma stamani alle 11 col ministro degli Esteri Antonio Tajani, arriva un altro forfait, «figlio» delle polemiche sollevate dal patrocinio concesso dall’Ambasciata d’Israele.
Un’altra (doppia) rinuncia, la più eclatante di tutte. Perché a siglarla sono i due fratelli israeliani autori di Together, poster ufficiale dell’edizione 2023 della manifestazione. Proprio coloro che indirettamente, con la loro arte, hanno portato Israele a dare il suo patrocinio a Lucca Comics & Games. Una scelta difficile quella dei due fratelli, illustrata in una lunga nota condivisa con l’organizzazione: «Abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto circa un anno fa — dicono — è stata una splendida esperienza con tutti i membri del team che abbiamo incontrato. Abbiamo accettato questo incarico con grande entusiasmo, ma alla fine del percorso dobbiamo con tristezza condividere la nostra decisione: non presenzieremo a Lucca». Asaf e Tomer spiegano poi il perché: «La nostra presenza — affermano — rischierebbe di essere oggetto di eccessiva attenzione afferente alla questione internazionale, oscurando la dimensione artistica che invece è stata ed è il centro del nostro percorso con questa manifestazione. Questo interferirebbe con la felicità di incontrare tanti amici, fan e colleghi. Abbiamo deciso di fare un passo indietro e lasciare che l’arte parli per se stessa». Infine, il saluto finale che suona come un arrivederci: «In attesa di tornare quanto prima a riabbracciare Lucca Comics & Games dobbiamo continuare a credere nella speranza. Viviamo tutto questo insieme. E in questa parte del mondo non ci possiamo permettere molto altro».
Gli organizzatori spiegano come, «pur rammaricandosi della decisione di Asaf e Tomer Hanuka di non essere presenti a Lucca, desiderano esprimere la più profonda e sentita vicinanza a loro e a tutti gli artisti che non potranno esserci». Era stato il fumettista aretino Zerocalcare, sabato scorso, a sollevare la polemica annunciando che — in contestazione con il patrocinio — non avrebbe partecipato al festival. Un gesto, il suo, seguito poi nei giorni seguenti da altri artisti, da Amnesty Italia e da Cgil Lucca. Il clamore suscitato da Zerocalcare ha aperto un dibattito politico e suscitato un’attenzione nazionale e internazionale, alla luce anche delle parole dei fratelli Hanuka. Oggi il via al festival, ma la vicenda appare ancora lontana dallo scrivere la parola fine.
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