Affitti brevi, il governo cambia idea e dal disegno di legge passa al decreto legge: dovrebbe essere pronto a giorni per finire rapidamente in Consiglio dei ministri o, almeno, così assicuravano ieri da FdI. Il dl avrà lo scopo di «contrastare l’abusivismo nel settore». Tra le novità, il limite agli Affitti brevi che prevedeva l’obbligo di locazione per una durata di almeno due notti nei centri storici delle città metropolitana salta ma solo nel caso in cui chi affitta sia un nucleo familiare con almeno tre figli.

Gli appartamenti che lo stesso proprietario può destinare all’affitto restano due. Al di sopra, la locazione è considerata un’attività economica e, quindi, il proprietario deve aprire la partita Iva. Il Cin – Codice identificativo nazionale potrà essere rilasciato anche dal comune. Saltano le restrizioni che riguardavano la fedina penale del locatario: non riportare condanne a pene restrittive della libertà personale superiori a tre anni, per delitti non colposi, senza aver ottenuto la riabilitazione; le restrizioni per chi fosse «sottoposto a sorveglianza speciale o a misura di sicurezza personale o dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza senza aver ottenuto la riabilitazione».

L’obbligo di rispettare le normative antincendio in caso di affitti turistici scatterà sopra i 25 posti letto nella singola unità immobiliare o «unitamente ad altre unità immobiliari ubicate nello stesso stabile e concesse in locazione da parte del medesimo locatore». Le disposizioni non trovano applicazione se la locazione riguarda soltanto «una porzione dell’unità nella quale risulti la residenza del locatore».

Scatta anche l’obbligo per le locazione turistiche dei dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio, nonché di un adeguato numero di estintori portatili mentre è vietato concedere in locazione unità immobiliari per finalità turistiche prive dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza degli impianti. Multe da 600 a 6mila euro per gli Affitti turistici che non rispettano le prescrizioni di sicurezza e antincendio. In caso di mancata esposizione del Cin multa da 500 a 5mila euro e rimozione dell’annuncio. Se il Cin manca la multa va da 800 a 8mila euro e non si potrà affittare per due mesi. Chi affitta nei centri storici per meno di 2 notti sarà punito con una sanzione da mille a 5mila euro.

Favorevole Federalberghi. E anche Federturismo: «In Italia sono oltre 500mila gli appartamenti e le stanze proposti con la formula dell’affitto breve per scopo turistico, frutto di una totale assenza di regolamentazione del mercato che in molti centri ha creato problemi di overtourism». Sulle barricate invece Confedilizia («Siamo sconcertati») e 14 associazioni tra cui Fiaip e Host Italia che bocciano il dl come «illiberale, contrario ai principi costituzionali». Da Avs Aurora Floridia attacca la ministra Santanché: «È impensabile voler risolvere il problema dello spopolamento dei centri storici, della forte riduzione della disponibilità di alloggi per affitti a lungo termine e dell’impennata dei canoni con uno strumento d’urgenza, raffazzonato e frettoloso».

Intanto sono ripartite le proteste. Ieri sono tornati gli studenti nelle tende a Roma, davanti al Pantheon: «Stanchi di attendere. Ora servono soldi a casa, studio e reddito». Lunedì prossimo l’Udu protesterà in 25 città, l’iniziativa principale proprio nella Capitale: l’appuntamento è per le 10.30 davanti a La Sapienza.