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14 Luglio 2024Andrea Robin Skinner, figlia della premio Nobel per la letteratura 2013 ha scritto in un saggio delle molestie subite da Gerald Fremlin. La madre, nonostante sapesse la verità, decise di rimanere accanto a lui
Andrea Robin Skinner, figlia del premio Nobel per la letteratura 2013 Alice Munro, ha dichiarato che il suo patrigno abusò sessualmente di lei all’età di nove anni. La madre, nonostante ne fosse a conoscenza, decise di rimanere comunque insieme a lui, fino alla morte dell’uomo nel 2013.
Nel 2005, circa trent’anni dopo gli abusi, Skinner si rivolse alla polizia dell’Ontario, in Canada e il patrigno, Gerald Fremlin, ormai ottantenne, fu accusato di aggressione sessuale nei suoi confronti. Si dichiarò colpevole. A causa dell’età avanzata però, ottenne la sospensione della pena e la libertà vigilata per due anni. A quel punto, poiché la madre era molto nota, «il silenzio è continuato», ha dichiarato Skinner, che ha scritto in un saggio che gli abusi iniziarono nel 1976: Fremlin entrò nel letto dove lei stava dormendo e la aggredì sessualmente. Ma non finì qui. Negli anni successivi, Fremlin si sarebbe confidato con lei durante i viaggi in auto, descrivendo le abitudini sessuali di sua madre.
Quando Skinner aveva circa vent’anni, Munro costruì un personaggio di un racconto che muore suicida dopo essere stato abusato sessualmente dal patrigno: fu in quel momento che la giovane parlò per la prima volta delle molestie subite. Ma Munro «reagì esattamente come avevo temuto che facesse, come se fosse venuta a conoscenza di un’infedeltà», ha detto. Fremlin ammise gli abusi ma dette la colpa all’allora bambina. Munro «disse che le era stato detto troppo tardi e che lo amava troppo. Qualsiasi cosa fosse accaduta, riguardava me e il mio patrigno, e non aveva nulla a che fare con lei».