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7 Agosto 2025L’aeroporto di Ampugnano si trova nel Comune di Sovicille. Ripetiamolo: nel Comune di Sovicille, non a Siena. Eppure l’ENAC – ente pubblico che dovrebbe garantire trasparenza, imparzialità e rispetto istituzionale – continua a privilegiare un rapporto esclusivo con il Comune di Siena, come se l’infrastruttura fosse affar suo, come se le comunità direttamente coinvolte non avessero voce.
Questa gestione, opaca e politicamente orientata, è inaccettabile. Il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, ha chiesto un incontro istituzionale per conoscere nel dettaglio gli orientamenti progettuali e discutere insieme del futuro dell’aeroporto. La risposta di ENAC Servizi è stata una cortese porta in faccia: si potrà parlare solo “più avanti”, quando i giochi saranno ormai fatti. Intanto, si firmano intese e si promuovono progetti con il Comune di Siena, che non ha alcuna competenza territoriale sull’area aeroportuale.
Siamo di fronte a una scelta politica, non tecnica, che svuota di senso ogni procedura partecipativa e tradisce il principio stesso di “territorio”. La proposta del Comune di Sovicille – integrare l’intervento con una cittadella dello sport, immaginare un uso condiviso e multifunzionale dell’area – è stata ignorata. Eppure è un’idea concreta, pensata per il bene comune, non per alimentare una narrazione propagandistica.
Il paradosso è sotto gli occhi di tutti: si organizza una conferenza stampa per presentare un progetto come se fosse definitivo, ma nella stessa lettera si ammette che siamo ancora nella fase embrionale, con studi preliminari che devono essere verificati. Allora perché si procede come se tutto fosse già deciso? Chi ha deciso? Con chi? E sulla base di quali interessi?
Il territorio non è un palcoscenico né una casella da spuntare nei dossier elettorali. Sovicille, i suoi cittadini e tutti i Comuni dell’area interessata hanno il diritto – e il dovere – di partecipare a ogni fase del percorso progettuale, perché in gioco ci sono vincoli urbanistici, impatti ambientali, effetti sul traffico, sulla salute, sul paesaggio e sull’economia locale.
ENAC non può sottrarsi al confronto. E non può scegliere con chi parlare sulla base delle convenienze politiche del momento.
Questa non è solo una questione procedurale. È una questione di democrazia.