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Se n’è andato Andrea Rauch, uno dei maestri del graphic design italiano, lasciando un’eredità che intreccia arte, impegno civile e cultura visiva. Nato a Siena nel 1948, Rauch ha segnato profondamente il panorama della grafica italiana con un approccio originale e generoso, capace di mettere la creatività al servizio della comunità.
Il tratto distintivo di Rauch è stato quello di prediligere una “grafica di pubblica utilità”, alternativa all’ideologia dominante della professionalizzazione. Tra i suoi progetti più significativi per Siena spicca l’Abaco del Comune, realizzato in collaborazione con Omar Calabrese quando questi era assessore durante la giunta Piccini. Un lavoro che testimonia il suo impegno per le istituzioni locali e la sua capacità di tradurre visivamente l’identità civica.
Tra gli anni Settanta e Novanta, Rauch fu protagonista di un’importante stagione creativa realizzando i manifesti murali commissionati dalla Regione Toscana per le ricorrenze civili del 25 aprile, del 1° maggio e del 2 giugno. Alcuni di questi lavori sono oggi conservati al Museo Venturino Venturi.
Nel 1995, Rauch creò uno dei simboli politici più memorabili della recente storia italiana: il logo dell’Ulivo. Una mano che si apre, un gesto di accoglienza che traduceva perfettamente i valori di inclusione e dialogo del progetto politico. Nel 2001 realizzò anche il simbolo della Margherita, confermando la sua capacità di dare forma visiva ai valori democratici e comunitari.
Per i senesi, il nome di Rauch resterà per sempre legato al drappellone dell’agosto 2003, vinto dal Bruco. Contradaiolo della Lupa, Rauch inventò un palio di splendida tessitura: in omaggio a Duccio di Buoninsegna si ispirò alle vetrate gotiche e dispose a coronamento dell’Assunta barberi lignei che evocavano il mondo dell’infanzia.
Le sue grafiche e i suoi manifesti fanno parte delle collezioni permanenti del Museum of Modern Art di New York, del Musée de la Publicité del Louvre a Parigi e del Museum für Gestaltung di Zurigo. Nel 1993 la rivista giapponese “Idea” lo inserì tra i “100 World Top Graphic Designer”.
Ha progettato mostre, libri e manifesti per istituzioni prestigiose come la Biennale di Venezia, il Centre Pompidou di Parigi, l’Unione dei Teatri d’Europa e i Comuni di Siena e Ferrara.
Rauch ha dedicato grande attenzione alla grafica educativa per i più piccoli. Dal 1978 al 2011 portò avanti con il Comune di Pistoia un progetto di grafica educativa per l’infanzia, esperienza raccontata nel libro “Immaginando. Trent’anni con i bambini di Pistoia raccontati con il disegno”. Ha scritto e illustrato una settantina di libri, tra cui “Una Notte di luna” (con Fabio De Poli), vincitore del Premio Andersen 2005.
Dal 1994 al 2002 ha insegnato Graphic Design presso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena, formando generazioni di giovani designer. Il Fondo Rauch, che raccoglie la sua produzione professionale, custodisce circa 350 manifesti, molti progetti con tutte le fasi di studio e di produzione, un notevole corpus di illustrazioni originali, di disegni, di schizzi, progetti di marchi e logotipi.
Ne aveva fatta di strada lo studente formatosi al Liceo Piccolomini, mostrando già allora una vocazione perseguita con fervore per tutta la vita. La Regione Toscana lo ha ricordato come “un artista generoso e un interprete originale della grafica italiana, capace di intrecciare arte, cultura e comunità”.
Andrea Rauch ci lascia un insegnamento prezioso: che la grafica può essere al tempo stesso arte e servizio, bellezza e utilità, creatività e impegno civile.