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A Siena, l’industria rinasce sotto le lucine.
Nel nuovo Documento Unico di Programmazione, la Giunta ha deciso di mettere tutto insieme: il rilancio dello stabilimento Beko, la società con Invitalia, gli eventi turistici e le luminarie natalizie.
Un’unica grande visione: la fabbrica e il presepe, l’industria e il Capodanno.
Quando si dice la programmazione strategica.
Per votare a favore dei lavoratori bisognava votare anche per le decorazioni.
Chi ha provato a “spacchettare” i punti, chiedendo di distinguere tra lavoro e addobbi, è stato zittito: “Il DUP è uno e indivisibile”.
Così, per difendere la manifattura, serviva anche benedire Babbo Natale.
La nuova società Sviluppo Industriale Siena Srl nasce con grandi parole — “atto storico”, “rilancio produttivo”, “unità di intenti” — ma resta da capire se porterà posti di lavoro o solo nuove conferenze stampa.
Intanto il DUP diventa un contenitore magico: dentro ci trovi la politica industriale, la statistica turistica e le luminarie artistiche.
A Siena l’economia mista è diventata un genere letterario.
La sensazione è che si scambi la pianificazione per il marketing, l’industria per la scenografia.
Il lavoro non si accende con un interruttore, e nemmeno con le luci di Natale.
Serve una direzione, non un albero decorato di annunci.
Pierluigi Piccini





