Borsa: nuovo tonfo per Mps (-3,3%), si intensificano rumor vendita quote Mef
27 Settembre 2023 – 10:39AM
MF Dow Jones (Italiano)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 27 set – Nuova giornata di passione per Banca Mps che, reduce dal -4,3% della vigilia, è ancora in coda al Ftse Mib (+0,4%) con un ribasso arrivato a sfiorare i quattro punti. Al momento Mps cede il 3,32% a 2,47 euro per azione, dopo essere sceso fino a un minimo di 2,45 euro (-3,94%). L’istituto continua a essere al centro dei rumor su possibili dismissioni di quote da parte del Governo. Le ultime indicazioni sono per la cessione di una partecipazione tra il 5% e il 10% da effettuare entro giugno dell’anno prossimo, anche come segnale nei confronti dell’Unione europea nell’ambito di un confronto per allungare i tempi della privatizzazione. Secondo Il Messaggero, il Tesoro, proprietario dal 2017 del 64% dell’istituto, starebbe pensando di collocare una prima quota pari all’8% di Mps entro la prima decade di ottobre: Secondo il quotidiano, “la decisione che dalla prossima settimana potrebbe prendere concretezza è procedere al più presto, con la cessione di una prima tranche, minima, sul mercato, primo passo di successivi passaggi da realizzare senza fretta, tenendo presente che l’obiettivo sarebbe di confezionare una combinazione strategica con uno dei player italiani. Le analisi avrebbero accertato che una quota inferiore al 10% potrebbe essere assorbita agevolmente, senza turbolenze gravi sul titolo”. Da Roma non arriva alcuna conferma, sebbene sul mercato si rincorrano voci relative alla possibile nomina di un advisor da parte del Mef (circolano i nomi di Citi ed Equita). A inizio settembre, parlando al Forum Ambrosetti a Cernobbio, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti aveva detto di non avere fretta e di non essere disposto a farsi dettare i tempi da nessuno, smorzando così le ipotesi di un’accelerazione sulla possibile vendita della banca. Secondo Equita “rimane da valutare se una riduzione della quota possa permettere al governo di negoziare tempistiche più lunghe con la Bce per la completa exit dello Stato, andando quindi oltre la deadline ufficiosa del 2024”.
Ars
(RADIOCOR) 27-09-23 10:23:59 (0224) 5 NNNN
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Sarà questo il metodo?
FTA Online News, Milano,
Cos’è
L’Accelerated Bookbuild è una procedura con cui vengono cedute ad investitori istituzionali quote societarie particolarmente rilevanti. In Italia questa operazione è utilizzata spesso dagli azionisti di maggioranza per cedere pacchetti azionari mentre all’estero viene utilizzata anche dalla stessa società per reperire velocemente capitali (per acquisizioni o per rifinanziamento del debito).
Uno dei vantaggi dell’Accelerated Bookbuild è proprio la velocità. Le azioni sono cedute in uno massimo due giorni e senza bisogno di nessuna operazione pubblicitaria (come accade invece per le Ipo). Un’altro vantaggio è il collocamento ad investitori istituzionali e non direttamente sul mercato (che potrebbe non essere in grado in un breve lasso di tempo di assorbire una quantità troppo elevata di azioni).
Per contro l’Accelerated Bookbuild prevede uno sconto per gli investitori istituzionali che acquistano la quota che può variare tra l’1 ed il 5%. Lo sconto è il margine di guadagno degli investitori che con il tempo cederanno una parte del pacchetto ad altri investitori mentre una parte finirà sul mercato.
Proprio per questo motivo l’accoglienza dei mercati all’Accelerated Bookbuild è negativa.
Casi recenti
1 – Terna:
Romano Minozzi annuncia il 21 maggio 2013 (a mercati chiusi) l’avvio del collocamento di una quota pari al 5,3584% del capitale di Terna.
La conclusione dell’operazione viene annunciata il 22 maggio 2013 ad un prezzo di € 3,35 per azione ordinaria, pari ad uno sconto del 4,62% rispetto alla chiusura del titolo del giorno precedente.
Lo stesso giorno il titolo Terna chiude la seduta in calo del 3,36%.
2 – Banca Generali:
Assicurazioni Generali annuncia il 3 aprile 2013 (a mercati chiusi) l’avvio del collocamento di una quota fino a 13.666.593 azioni ordinarie di Banca Generali, rappresentanti circa il 12% del capitale sociale della banca.
La conclusione dell’operazione viene annunciata il 4 aprile 2013 ad un prezzo di € 13,55 per azione ordinaria, pari ad uno sconto del 7,13% rispetto alla chiusura del titolo del giorno precedente.
Lo stesso giorno il titolo Banca Generali chiude la seduta in calo del 5,07%.
3 – Tod’s
La famiglia Della Valle il 15 dicembre 2010 annuncia di aver ceduto ad investitori istituzionali un pacchetto di 3.060.000 azioni (pari al 10% del capitale) Tod’s S.p.A. Il prezzo è fissato a 76 euro, con uno sconto del 9,53% rispetto alla chiusura del titolo del giorno precedente.
Il 15 dicembre 2010 il titolo Tod’s chiude la seduta in calo dell’8,93%.