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Collegio 1 Camera Grosseto Siena
24 Agosto 2022
Azioni a pochi centesimi per attirare gli investitori Mps prova a salvare l’aumento
24 Agosto 2022Di Daniele Magrini
La politica si fa a Roma. I candidati li decidono a Roma. Scegliendo anche quelli nei collegi sicuri e quelli invece da togliersi di mezzo con una candidatura di facciata. Tutto è ormai centralizzato, omogeneizzato e affidato più che altro alla centrifuga dei social. I collegi in condominio con le altre province hanno ulteriormente abbattutto la rappresentanza territoriale. Fatte queste premesse, la lettura sulla Nazione del pezzo di Orlando Pacchiani – come sempre completo – evidenzia che in politica, il nostro stornello più orgoglioso è completamente rovesciato: chi è di Siena schianti! I distinguo non mancheranno: tra i candidati qualche sparuto senese c’è; e poi ci sono i candidati nati in provincia, a una ventina di chilometri da Siena. Si può filosofeggiare quanto volete, ma nella politica decisa dall’alto l’esito è questo: chi è di Siena schianti. Strano in una città che tra l’altro, con due Università avrebbe anche un naturale serbatoio di competenze. Ma il famoso detto ‘nemo propheta in patria” a Siena è legge rigorosa. Anche per i veti incrociati e feroci tra chi è nato dentro le mura. O imposti a chi a Siena c’è nato. Magari ricordiamocene quando i senesi qualcosina conteranno: alle elezioni amministrative.