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A Siena, il tema del decoro urbano è diventato pretesto per una disputa poco decorosa.
Nella maggioranza di centrodestra che guida Palazzo Pubblico, la discussione sulla gestione dei rifiuti è degenerata in un botta e risposta sui social tra Lorenza Bondi (Forza Italia) e Barbara Magi (Fratelli d’Italia), assessore al decoro urbano. Un confronto che, partito dall’aula del consiglio comunale, si è trasformato in un confronto pubblico a colpi di post e repliche, rivelando più frizioni politiche che preoccupazioni ambientali.
Tutto è iniziato quando Bondi ha rilanciato su Facebook la sua interrogazione in Consiglio sulla qualità del servizio di Sei Toscana, richiamando il tema della pulizia delle strade e delle segnalazioni dei cittadini. «Tema sensibile per il decoro della città – ha scritto – sul quale il gestore è tenuto a garantire un servizio ottimale».
La risposta dell’assessore Magi, anche lei della stessa maggioranza, è arrivata puntuale e tagliente: «Se le segnalazioni che ricevete le tenete per voi, non servono a nulla se non ad alimentare polemiche. Né io né i nostri uffici né quelli di Sei Toscana abbiamo mai ricevuto nulla da parte vostra».
Bondi ha ribattuto con fermezza, ricordando che i consiglieri comunali hanno il dovere di raccogliere le istanze dei cittadini e di portarle all’amministrazione: «La sfumatura politica della mia interrogazione non è stata colta. La conformità del servizio riguarda l’azienda, non il Comune».
L’assessore non ha lasciato cadere la replica: «Le segnalazioni ricevute per i canali giusti vengono sempre prese in carico e velocemente. Il servizio, pur con criticità, da quando ci siamo noi è migliorato».
Da qui la controreplica della consigliera, che ha chiuso la polemica sottolineando con sarcasmo: «Il ruolo dell’assessore, se compreso, imporrebbe una postura. In politica la postura è sostanza oltre che forma. Le interrogazioni della maggioranza alla maggioranza sono da stimolo, non di critica. Guai all’assottigliamento del pensiero».
Dietro il diverbio lessicale si intravede una tensione politica più profonda. La Giunta Fabio, a un mese dalle elezioni regionali, non ha ancora completato la squadra, e il centrodestra senese appare diviso tra correnti e ruoli da ridefinire. Il rischio è che, discutendo di decoro, la maggioranza perda il senso del proprio.





