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La riapertura della galleria “Le Chiavi”, chiusa dal 28 novembre 2023, è diventata un caso insostenibile. Promessa per la metà di ottobre, ora slitta addirittura alla prossima primavera e, a quanto pare, solo con senso unico alternato.
Nel frattempo il territorio è allo stremo. La Provinciale 24, che collega Radicofani alla Val di Paglia, ha due ponti che attendono interventi urgenti da mesi: i progetti e i finanziamenti ci sono, ma i lavori non si possono eseguire senza chiudere la strada. Con la galleria ancora interdetta, questo significherebbe paralizzare completamente il traffico.
Si è creato un paradosso: i cantieri non partono perché non c’è un’alternativa viabile, e l’alternativa viabile non viene riaperta. Così i mesi passano, i fondi rischiano di andare persi e le aziende della Val di Paglia pagano un prezzo sempre più alto. Realtà produttive come Stosa, Floramiata, Acqua e Sapone vedono crescere i costi di trasporto e allungarsi i tempi di percorrenza, con ricadute sulla competitività e sull’occupazione.
Il comunicato ufficiale di Anas parlava di fine lavori il 23 settembre 2024 alle ore 20. Oggi sappiamo che quella scadenza non sarà rispettata, ma nessuno ha presentato un cronoprogramma aggiornato e trasparente.
Non servono altre promesse: servono date certe, un piano chiaro e responsabilità pubbliche. Perché qui non si parla solo di disagi temporanei, ma della tenuta economica e sociale di un’intera area che rischia l’isolamento.