
Digest Strategico – martedì 11 novembre 2025
11 Novembre 2025
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11 Novembre 2025
L’operazione con Mayhoola per il rilancio
Kering e Mayhoola mettono mano al portafoglio per sostenere il rilancio di Valentino. Secondo indiscrezioni, il gruppo della moda francese e fondo di investimento del Qatar sono pronti a sottoscrivere un aumento di capitale da 100 milioni di euro al servizio della casa di moda italiana.
L’operazione avverrà in due fasi, con un primo versamento di 40 milioni a cui dovrebbe far seguito entro la fine dell’anno una seconda iniezione di capitali da 60 milioni. L’operazione passerà per il tramite di Mfi Luxury, holding di controllo di Valentino, che è controllata al 70% da Mayhoola e partecipata al 30% da Kering. Contattato, il gruppo francese non ha commentato, mentre il fondo del Qatar non ha risposto alle richieste di commento.
I due azionisti hanno di recente aggiornato il loro patto per Valentino. L’accordo risaliva al 2023, quando Kering ha rilevato per 1,7 miliardi il 30% della maison fondata nel 1960. Prevedeva che Mayhoola avesse facoltà di vendere il restante 70% al gruppo francese fra 2026 e 2027 e che, simmetricamente, Kering avesse diritto di acquistarlo nel 2028. All’inizio di settembre, però, le scadenze sono state rinviate di un anno per dare a Valentino e a Kering il tempo di cogliere i frutti dei rispettivi piani di rilancio.
Valentino viene da un periodo poco brillante. L’anno scorso i ricavi sono calati a 1,3 miliardi, l’ebitda è sceso del 21% a 246 milioni e la perdita netta si è attestata a circa 28 milioni. La direzione creativa della maison, così, è stata affidata all’ex Gucci Alessandro Michele, mentre il ruolo di ceo a Riccardo Bellini, cui ora spetterà decidere come allocare i 100 milioni forniti da Mayhoola e Kering.
La dilazione di 12 mesi delle opzioni di acquisto e vendita è però utile anche a Kering che si trova in una fase di riorganizzazione dopo un’onerosa campagna acquisti. La holding ha speso nel giro di pochi anni circa 14 miliardi in acquisizioni di marchi e immobili di prestigio, fra cui il celebre palazzo di via Montenapoleone 8 a Milano. La campagna ha però aumentato il debito di Kering fino a 10,5 miliardi proprio mentre l’industria del lusso iniziava a frenare, causando difficoltà al marchio di punta Gucci. Per uscire dalle secche, anche di Borsa, Kering ha chiamato alla guida Luca de Meo, ex ceo di Renault, che non ha perso tempo. A ottobre il gruppo ha concordato la vendita per 4 miliardi della sua divisione bellezza a L’Oréal che ha anche ottenuto una licenza di 50 anni per produrre e vendere profumi e cosmetici a marchio Gucci. L’intesa ha però creato malumori in casa Coty, detentore attuale e fino al 2028 della licenza. «Difenderemo i nostri diritti fino all’ultima ora», ha detto qualche giorno fa la ceo Sue Nabi. Ed è notizia di ieri che Coty ha intentato una causa in Regno Unito contro Gucci e Kering.





