
Nell’ombra dell’Impero americano
15 Ottobre 2025
Il nuovo maccartismo di Trump è anche peggio dell’originale
15 Ottobre 2025IL PROGETTO
Presentato ieri a Palazzo Vecchio il Centro Studi internazionale “Papa Leone XIV” L’iniziativa è dei frati agostiniani nel solco del santo di Ippona L’istituto avrà sede nel convento di Santo Spirito. Obiettivo: dare una visione cristiana della vita e della politica. L’incoraggiamento di Prevost a collaborare con l’accademia
Firenze
Offrire a ogni persona, a prescindere dalla propria appartenenza etnica o religiosa, uno sguardo vero e un giudizio autentico sulla quotidianità, fondati sull’insegnamento evangelico e sulla Dottrina sociale della Chiesa. Nasce con questo obiettivo il Centro studi internazionale Papa Leone XIV, costituito presso il Convento di Santo Spirito a Firenze. L’intento è quello di formare alla vita politica in senso ampio, valorizzando quel desiderio di relazioni e di unità che caratterizza l’essere umano, guardando in particolare alla figura di sant’Agostino. Del resto l’elezione al Soglio pontificio di Robert Francis Prevost, figlio spirituale come religioso della famiglia agostiniana, a lungo priore generale, ha rilanciato non solo l’interesse per la Dottrina sociale, ma anche per il pensiero e l’opera del vescovo di Ippona. Non a caso, ieri in Palazzo Vecchio, alla presentazione della nuova realtà spirituale e culturale è intervenuto lo stato maggiore agostiniano che conta 2.400 frati in cinquanta Paesi del mondo: l’attuale priore generale Joseph Farrell, il provinciale della Provincia agostiniana d’Italia Gabriele Pedicino e il priore del Convento di Santo Spirito Giuseppe Pagano. Con loro il provicario generale dell’arcidiocesi di Firenze don Alessandro Lombardi, il preside della Facoltà teologica dell’Italia Centrale don Alessandro Clemenzia, il coordinatore dell’Istituto di ricerca in Teologia sociale don Andrea Bigalli, il preside del Pontificio istituto patristico Augustinianum di Roma Juan Antonio Cabrera Montero e il docente di Storia medievale all’Università di Firenze Francesco Salvestrini. A far gli onori di casa la sindaca Sara Funaro in una affollata Sala di Lorenzo il Magnifico, adibita abitualmente a sala stampa del Comune di Firenze, ma incapace in questo caso di contenere i numerosi intervenuti tra giornalisti, autorità, studiosi e studenti italiani e stranieri. Attraverso un telegramma a firma del Segretario di Stato Pietro Parolin, papa Leone ha espresso « vivo apprezzamento per la provvida iniziativa culturale suscitata all’interno dell’esperienza carismatica della famiglia agostiniana e volta a valorizzare la Dottrina sociale della Chiesa». Il Papa ha anche incoraggiato «a favorire la cooperazione con le istituzioni accademiche e le realtà ecclesiali e sociali del territorio per offrire a tutti la visione cristiana della vita fondata sul Vangelo».
Un incoraggiamento che ha trovato pronta risposta nella disponibilità alla fattiva collaborazione espressa da tutti i presenti, a partire da don Lombardi a nome dell’arcivescovo Gherardo Gambelli e dell’intera Chiesa fiorentina. Il provicario ha sottolineato anche la favorevole coincidenza dell’incontro sabato scorso delle diocesi toscane con il Papa. Nell’occasione il Pontefice ha ricordato come la Toscana sia uno «straordinario grembo di cultura», con una ricca eredità di storia cristiana, che non deve però «farci restare con uno sguardo all’indietro, che si limita ad ammirare lo splendore del passato sottovalutando le sfide del presente». Per don Lombardi questo è un invito ad investire con coraggio nella formazione cristiana e le due immagini del grembo e dell’eredità accompagnano il sentimento della Chiesa fiorentina davanti al nascente Centro studi di cui don Bigalli, intervenendo a nome della Facoltà teologica dell’Italia Centrale, ha colto il parallelo con l’altra realtà appena nata a Firenze: l’Istituto di ricerca in Teologia sociale, per la realizzazione del quale un input importante è arrivato proprio da Papa Leone, che in un incontro sulla Dottrina sociale della Chiesa ha sollecitato al dialogo con le altre discipline scientifiche e con gli altri orientamenti di vita. Padre Farrel ha spiegato che il Centro studi Leone XIV, che padre Cabrera Montero ha definito uno «spazio di dialogo tra memoria e profezia», sarà in grado di offrire una varietà di programmi, congressi ed eventi che riuniranno studiosi e studenti da tutto il mondo per esplorare il legame tra cultura e teologia, società e Sant’Agostino.
Nel concreto il Centro studi, che stando al professor Salvestrini interagirà con gli enti impegnati nello sviluppo della conoscenza, in primo luogo le università, le accademie e gli istituti di ricerca, proporrà la formazione alla vita sociale e politica in chiave interdisciplinare attraverso corsi, seminari e conferenze, rivolti in particolare a coloro che desiderano acquisire una formazione politica per prestare servizio, a vari livelli, nella vita sociale; a chi, avendo già iniziato studi filosofici e teologici, intende approfondire la chiave culturale di quanto avviene a livello intercontinentale; a laici e religiosi che desiderano sviluppare uno sguardo critico sulle relazioni internazionali.
Collaborazione con il Centro studi è stata garantita anche dalla sindaca Funaro, riconoscendo nel convento e nella chiesa di Santo Spirito un valore aggiunto per la città, un luogo di riflessione verso la fede, ma anche verso un quartiere nel cuore dell’Oltrarno che come il resto del Centro storico di Firenze soffre di overtourism e di movida, ma anche di trasformazioni edilizie in residenze di lusso, cosa che riguarda in particolare alcune caserme vendute o concesse dal demanio a privati per trasformarle in alloggi a cinque stelle. Tra queste l’ex caserma Ferrucci, attigua a Santo Spirito, che dovrebbe diventare una Rsa per ricchi, ma che i frati vorrebbero riunificare al convento. Per questo padre Pagano si è speso molto, come adesso si sta spendendo per il Centro studi anche in nome della sua fraterna amicizia con Prevost, che è stato molte volte a Firenze, l’ultima nell’aprile 2024, e che adesso si augura possa tornarci al più presto da Papa. Intanto, il priore di Santo Spirito ha annunciato che l’attività del Centro studi inizierà subito il prossimo 3 novembre con la prima di tre conferenze tenute dall’arcivescovo Giovanni Cesare Pagazzi, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, da Giuseppe Caruso e da Donatella Pagliacci su come Agostino si è posto di fronte al tema della pace e della vita sociale alla luce della Bibbia, in particolare del Vangelo di san Giovanni.