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Waterfalls
14 Agosto 2025Lampedusa, viaggio verso la salvezza finito in tragedia: almeno 27 morti e decine di dispersi
Il mare davanti a Lampedusa è stato ancora una volta teatro di morte. Due barche partite dalla Libia, cariche di migranti, si sono capovolte a circa 14 miglia dall’isola, in acque di competenza italiana. A bordo c’erano quasi cento persone: il bilancio provvisorio parla di almeno 27 vittime, tra cui un neonato, tre adolescenti e altri bambini. Sessanta i superstiti, molti in stato di shock e alcuni ricoverati in gravi condizioni per aver bevuto acqua di mare.
Secondo i racconti dei sopravvissuti, le imbarcazioni erano partite nella notte precedente. Una delle due, dopo un’ora di navigazione, ha cominciato a imbarcare acqua e si è rovesciata. I passeggeri hanno tentato di salvarsi salendo sull’altra barca, che però era già sovraccarica. Il mare agitato e le onde hanno fatto il resto: anche questa si è capovolta, a poche miglia dalla salvezza. Un elicottero della Guardia di Finanza ha individuato il relitto a mezzogiorno, dando il via ai soccorsi, che hanno impegnato motovedette della Guardia Costiera, della Finanza e unità di Frontex.
Le vittime e i sopravvissuti provengono soprattutto da Egitto, Somalia, Sudan e Pakistan. Tra i superstiti ci sono uomini, donne e cinque minori non accompagnati. Le salme, una dopo l’altra, sono state portate a riva mentre le ricerche dei dispersi continuano in mare. La procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per naufragio colposo, strage e favoreggiamento dell’immigrazione irregolare.
Le reazioni politiche sono state immediate. Il governo ha attribuito la responsabilità ai trafficanti, ribadendo la necessità di fermare le partenze già dai Paesi di origine. Le organizzazioni umanitarie, invece, denunciano politiche di respingimento e chiedono un piano europeo per aumentare i soccorsi e garantire porti sicuri, sottolineando che le morti nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno superano ormai le 700.
Quella di ieri è una delle peggiori tragedie recenti a Lampedusa. Un viaggio nato dalla speranza di un futuro migliore si è trasformato in un incubo di onde, urla e silenzio, lasciando al mare il compito di custodire la verità di chi non ce l’ha fatta.