Da Prada e Pirelli alla Persico
Ci sono due grandi famiglie che contribuiscono a creare il complesso sistema necessario per realizzare Luna Rossa. La prima, più coinvolta finanziariamente, è quella degli sponsor, dove spiccano i title sponsor, Prada e Pirelli, insieme agli official sponsor Panerai Unipol, Oakley e Woolmark. Nel cantiere vero e proprio, però, si sono mossi solo due tra questi: il gruppo di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada e quello guidato da Marco Tronchetti Provera. Prada ha così realizzato le divise del team e fornito gli occhiali Linea Rossa e le maschere (in collaborazione con Oakley) oltre a realizzare, con The Woolmark Company, le divise da training per l’equipaggio. Pirelli ha invece supportato i progettisti della barca nella definizione di alcuni materiali, poi utilizzati su timone e foil. In particolare il focus è stato sui materiali speciali come quelli abilitanti per realizzare il sensore in-tyre del sistema Pirelli Cyber Tyre.
La seconda grande famiglia di Luna Rossa è quella delle aziende fornitrici della componentistica e dei sistemi. Qui, in questo sottoinsieme, cinque società sono concentrate in Lombardia. Con dimensioni differenti e fatturati che partono da 5 milioni di euro fino a 230 milioni di euro l’anno, c’è un tratto comune che le contraddistingue: sono tutte aziende famigliari. Persico Group, e in particolare la controllata Persico Marine, è uno dei fornitori più importanti del team Luna Rossa Prada Pirelli. Per la 37.ma America’s Cup, Persico ha avuto un ruolo chiave nella realizzazione completa dell’AC75 per Luna Rossa. Sede a Nembro, in Val Seriana, il gruppo vanta un giro d’affari che nel 2023 ha raggiunto i 232 milioni. La nautica e il racing non sono il primo settore in termini di peso sul fatturato, dominato dall’automotive, eppure l’azienda è riuscita a sviluppare uno dei cantieri più evoluti al mondo nella costruzione di barche a vela sia nel settore racing sia cruising. Fondata nel 1976 da Pierino Persico, tutt’ora operativo in azienda, il gruppo è controllato attraverso la Persico Holding dalla famiglia e gestito dal fondatore, appunto, e dai tre figli Marcello (42), Alessandra (48) e Claudia (50). «Ognuno di noi segue un ramo specifico del gruppo», spiega Marcello Persico, a cui fa capo la guida della Persico Marine. Con il team Luna Rossa il legame parte da lontano, almeno vent’anni, ed è motivo di orgoglio per la famiglia: «Ci sono volute 40 persone dedicate e un anno di lavoro», racconta, ricordando che la Persico Marine fornisce gli arm foil per tutti i team in regata. Secondo l’imprenditore «il successo di Luna Rossa è il successo dell’industria italiana, della sua capacità di investire, di fare squadra, di sviluppare la ricerca in un’ottica di moderna filiera digitalizzata».
Il peso della Lombardia
Se il “contenitore” ha preso forma nei cantieri della Persico Marine, il motore, ovvero l’idraulica, determinante per dare energia a tutta la barca, è stata studiata e realizzata da Cariboni, azienda che ha sede a Ronco Briantino, in provincia di Monza e Brianza. Questa piccola realtà famigliare ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista nel mercato delle imbarcazioni da regata, specializzandosi nella progettazione e costruzione di sofisticate attrezzature oleodinamiche.
Giovanni Cariboni fondò l’omonima azienda negli anni ottanta costruendo alberi di alluminio per barche a vela. Poi si aggiunsero componenti per l’impianto idraulico. «Ho imparato ad andare in barca a vela a sei anni sul lago di Como», racconta Gianni Cariboni. Una passione che lo ha portato lontano: «Per me è l’ottava Coppa America con Luna Rossa», dice. Oggi la Cariboni, con un fatturato 2023 di 7,5 milioni («ma quest’anno dovremmo arrivare a 9 milioni») è gestita dal fondatore e dai due figli Paola e Marco, ed è diventata un punto di riferimento anche per altri team della regata. Si trova invece a Brescia chi produce le wing (ala in inglese) del foil, le appendici che producono la spinta idrodinamica grazie alla quale lo scafo si solleva dall’acqua tranne che in manovra. A realizzarli è stata la Cropelli srl, piccola società famigliare con 5 milioni di fatturato guidata dalla figlia del fondatore Tarcisio Cropelli, Elena Cropelli, insieme al marito. «Lavoriamo ai componenti e in particolare alle wing», racconta Elena Cropelli, «la collaborazione con Luna Rossa dura da 5 anni e siamo molto orgogliosi di far parte del team. Ammiro la determinazione con cui Bertelli e Sirena portano avanti il Made in Italy».
Tutto quello che invece ha a che fare con i cavi arriva da Novara. La Gottifredi Maffioli, con cento anni di storia alle spalle, produce per Luna Rossa dal Duemila cavi e cime super leggeri in Dyneema. L’azienda venne fondata da Maria Gottifredi nel 1926 e oggi è gestita da Rossella, Luigi e Alberto Maffioli, espressione dei tre nuclei famigliari che controllano il gruppo. Il fatturato è stato nel 2023 di 8,1 milioni, di cui il 65% dall’estero e il 45% dall’Italia, per una produzione «che va dal filo da cucire fino a cime ormeggi e cavi» spiega Rossella. Con Luna Rossa la collaborazione, anche in questo caso, è storica, ma la fornitura è anche verso altri team come Ineos e Alinghi. Completa la lista la Eligio Re Fraschini di Legnano che, per Luna Rossa, ha prodotto una serie di pezzi in carbonio e titanio. Azienda famigliare nata nel 1943 come modelleria per fonderia e diventata negli anni una eccellenza nella industrializzazione e produzione di componenti in carbonio, il gruppo nel 2023 ha segnato un fatturato di 42 milioni di euro.
Dalle bici ai cupolini MotoGp
Nel distretto di Vicenza Luna Rossa ha scelto Campagnolo, uno dei marchi più conosciuti nella componentistica per le bici, e Dainese per l’equipaggiamento tecnico. Mentre la titolarità nella realizzazione dei foils, le ali laterali che si alzano e si abbassano facendo volare Luna Rossa, spetta al Friuli Venezia Giulia. A realizzarli è stata un’azienda di Cormons, la CMF, guidata dal fondatore e ad Aldo Casari. Costituita nel 1991, produce particolari forgiati che trovano applicazione nella meccanica in generale. Oltre il 70% della produzione dell’azienda di Cormons finisce oltre i confine e nel 2023 il fatturato ha raggiunto i 54 milioni. «La collaborazione con il team dura da cinque anni e per noi è stata una esperienza molto interessante e prestigiosa», racconta Casari. C’è chi poi è stato capace di trasferire tecnologie della MotoGp nel mondo delle regate. Si tratta di una società di Cattolica che ha portato a Luna Rossa un pezzo che gli altri team non hanno: i cupolini che proteggono timoniere o trimmer. La Wrs, azienda nata nel 2008 come società di e-commerce e poi trasformatasi in produttore, oggi fattura 22 milioni di euro. «Siamo stati chiamati da Max Sirena e il progetto è partito in gran segreto ed è durato 8 mesi. Abbiamo montato il cupolino solo a Barcellona, e Luna Rossa è la sola a utilizzare questa innovazione. Si tratta di una lama di due metri con gli stessi spessori della Moto Gp, pari a 2 millimetri e una trasparenza elevatissima», spiega il ceo e azionista di riferimento Nicolas Zavoli. Completano il complesso inventario di Luna Rossa tutto quello che ha che fare con Software e comunicazione tra terra e a bordo e i complementi di fitness e nutrizionali per il team di Max Sirena. Nella prima categoria, il sistema è stato studiato dalla società milanese Wiit insieme a una azienda triestina, Esteco, mentre nella seconda spiccano PharmaNutra, il gruppo farmaceutico e nutraceutico di Pisa fondato dai fratelli Andrea e Roberto Lacorte, e Technogym.