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21 Luglio 2022Evento In piazza dei Miracoli le spettacolari immagini mandate sulla terra dal telescopio James Webb La professoressa Chiofalo: il Camposanto Monumentale primo monumento ad accogliere le proiezioni
Vi sembrerà di guardare monti e vallate e su in alto un cielo punteggiato di stelle luminosissime. In realtà quella che vedrete domani sera a Pisa, in una Piazza dei Miracoli completamente al buio per l’occasione e proiettata sulle pareti esterne del Camposanto monumentale, è l’immagine di Carina Nebula , una nebulosa distante dalla terra almeno 1 milione e mezzo di chilometri che è stata catturata dal nuovo telescopio spaziale James Webb lanciato in orbita a dicembre scorso dalla Nasa in collaborazione con l’Esa: una delle tante che ci ha spedito James Web, forse la più suggestiva.
Questa e alcune delle altre arrivate dallo spazio più remoto — mai raggiunto fino ad ora — verranno proiettate pubblicamente nel corso di una serata che partirà, per ragioni di luce, alle 22.30 e che è un evento. Ad anticiparcene il senso ci vengono in aiuto Marilù Chiofalo, associata di Fisica della materia condensata e instancabile divulgatrice delle informazioni che ci vengono dalla scienza, e Steven Neil Shore, ordinario di Astronomia e Astrofisica al dipartimento di Fisica dell’università di Pisa che, insieme, hanno voluto portare il cosmo in città. Non un pezzo di cosmo qualunque, ma «delle immagini — ci spiega Chiofalo — che ci forniranno informazioni sull’origine e sull’evoluzione dell’universo importantissime e precedentemente inimmaginabili. La distanza dalla terra raggiunta da questo telescopio è da record e noi sappiamo che via via che ci si allontana dal nostro pianeta ci si mette nelle condizioni di ricevere una luce che ha viaggiato per un tempo progressivamente più lungo. Detto in altri termini la maggiore distanza ci consente, per l’appunto, di andare sempre più indietro nel tempo nella conoscenza dell’universo».
Si tratta di immagini dell’universo infrarosso catturabili solo dalla tecnologia del telescopio. «Carina Nebula — aggiunge il professor Shore — mostra il confine di una grande nube di polvere, un sito di formazione di stelle. I colori sono solo indicazioni, mostrano come si combinano i filtri, ma l’impressione è che ci sia una regione di polvere all’interno della quale ci sono una miriade di sorgenti puntiformi. C’è uno schermo evaporativo, dove si vedono quelle stelle filanti nel blu, che corrisponde all’evaporazione del bordo. Non è così differente da ciò che vedremmo nel caso di nubi nel sole, ma questo oggetto è alcune centinaia di migliaia volte la massa del sole. Ci sono centinaia di regioni come questa nell’universo vicino, ma questa è una prototipica, vicina culla di stelle nella Via Lattea, che può essere esaminata oggi in un modo inedito. Consideri che quelle dentro la nebula sono stelle con meno dell’età della specie umana!».
La quantità di informazioni che da queste immagini si potranno dedurre è ancora non quantificabile e il fatto che il Camposanto Monunentale di Pisa sia il primo monumento al mondo a prestarsi ad accogliere la loro proiezione non è casuale. «Insieme a Steve — dice Marilù Chiofalo — abbiamo pensato che fosse molto interessante partecipare a un bando pubblicato da Nasa e Esa che, se vinto, ci avrebbe dato una sorta di diritto di primogenitura sul rilascio delle immagini». Detto fatto, il bando è stato vinto e poi si è trattato di capire dove e come divulgarle. Scelta che è stata accolta con entusiasmo dall’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto il quale domani sarà presente alla serata a cui partecipano anche gli studenti del dipartimento di fisica. «Abbiamo scelto il Camposanto Monumentale — dice ancora la professoressa Chiofalo — perché questo luogo magnifico è un contenitore straordinario di informazioni scientifiche. I suoi affreschi, a cominciare dal Trionfo delle Morte ma non solo, contengono delle cosmogonie interessantissime. Inoltre qui è custodita una statua di Fibonacci (matematico pisano noto soprattutto per la sequenza di numeri da lui individuata, in cui ogni termine, a parte i primi due, è la somma dei due che lo precedono, la cosiddetta sequenza Fibonacci ndr.). Non basta, qui si trova la lampada da cui partì l’esperimento del pendolo di Galileo e sempre qui sono sepolti moltissimi scienziati. Il senso di questa scelta, accolta con grande generosità dalla curia pisana, era quella di mostrare la linea di continuità che lega ogni scoperta scientifica a quella successiva, il progresso delle conoscenze come un processo in cui ogni tassello giustifica, alimenta, e dà nutrimento e materia di approfondimento a chi arriva dopo». Alcune informazioni per chi vorrà partecipare: l’afflusso in piazza inizierà alle ore 22 e un quarto d’ora dopo si terranno gli interventi introduttivi e di benvenuto dell’Arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, e dei docenti e studenti del Dipartimento di Fisica. La proiezione delle immagini durerà dalle 22.30 alle 23.15. L’ingresso all’iniziativa è gratuito e non è richiesta alcuna prenotazione. Le presentazioni saranno in italiano e inglese.
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