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3 Ottobre 2025
Manifestare per Gaza ha senso. Farlo rimuovendo il partito del terrore e sdoganando l’odio contro il popolo ebraico no
4 Ottobre 2025Notizie e analisi economiche e politiche (nazionali / internazionali)
Italia & contesto europeo
- Riduzione del deficit nel primo semestre 2025
Il disavanzo pubblico dell’Italia è sceso al 5,0 % del PIL nei primi sei mesi del 2025, contro il 5,9 % nello stesso periodo del 2024. Il miglioramento è attribuibile a un aumento dei ricavi (+5,5 %) superiore all’incremento della spesa (+3,1 %). Reuters
Nel secondo trimestre da solo il deficit è stato del 2,0 % del PIL, contro il 3,8 % dell’anno precedente. Reuters - Manovra triennale: più indebitamento per fare spazio a misure
Il governo prevede di aumentare l’indebitamento nel periodo 2026‑2028 di circa 12 miliardi di euro, per poter finanziare misure come tagli alle tasse per le fasce medie. Reuters
In base al piano, il deficit scenderebbe da 3,0 % del PIL nel 2025 a 2,8 % nel 2026, 2,6 % nel 2027 e 2,3 % nel 2028. Reuters - Crescita debole e revisione delle stime
Confindustria ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2025, riducendole allo 0,5 %, citando impatti negativi dei dazi statunitensi sulle esportazioni e pressioni geopolitiche. Reuters
Il governo, in asse con queste anticipazioni, prevede ancora un deficit al 3 % del PIL per il 2025, dopo aver successivamente stimato 3,3 %. Financial Times+1 - Critiche alla “narrativa” del risanamento
Recenti commenti editoriali osservano che la riduzione del deficit appare in gran parte connessa a fattori straordinari e non riflette una ristrutturazione profonda dell’economia italiana (produttività bassa, innovazione debole, divari territoriali). Le Monde.fr - Trend previsionali della Commissione UE
Secondo le previsioni della Commissione Europea, la crescita reale del PIL italiano nel 2025 si attesterà allo 0,7 %, e salirà a 0,9 % nel 2026. Il deficit strutturale diminuirà gradualmente, mentre il debito pubblico continuerà a restare elevato. Economy and Finance - Recupero del consumo, ma sentiment debole
Analisi recenti segnalano che la ripresa italiana nel 2025 è trainata soprattutto dalla domanda interna e da misure fiscali, ma che il sentimento dei consumatori resta debole, frenando una crescita più robusta. AInvest
Scenari internazionali e transizione energetica
- La Cina come superpotenza della transizione energetica
La Cina ha continuato a scalare nella produzione di tecnologie pulite, investendo massicciamente nelle reti elettriche, nelle infrastrutture per le rinnovabili e nell’elettrificazione. Financial Times+1
Il suo ruolo centrale nella filiera globale dei pannelli solari, turbine e batterie accentua le tensioni con Europa e Stati Uniti, che stanno rispondendo con politiche commerciali e tariffe. Le Monde.fr+1 - Energia, politica e potere su scala globale
La transizione energetica non è neutra: lo studio “The global politics of the renewable energy transition” discute come i cambiamenti nella produzione e distribuzione dell’energia stiano ridefinendo le relazioni geopolitiche. Taylor & Francis Online
Allo stesso modo, “International Energy Politics in an Age of Climate Change” evidenzia che le strategie energetiche nazionali non possono essere disgiunte dalle pressioni internazionali sul clima e dalle dinamiche di potere. Annual Reviews - Disparità nella transizione: modelli disomogenei
Nella letteratura della political economy dell’energia si segnala che le transizioni avvengono in modo irregolare, con “leader” che accelerano e “ritardatari” che arrancano a causa di vincoli istituzionali, resistenze politiche e interessi costituiti. Thuringia Database+1
Elementi come coalizioni di interessi, dotazione di risorse fossili, path dependence e struttura istituzionale emergono come fattori chiave. EconStor+1 - Visioni per l’Europa 2060
Uno studio recente propone scenari energetici per l’Europa al 2060, costruiti su variabili sociali, tecnologiche e geopolitiche. Il documento mette in luce come incertezza politica e instabilità internazionale possano influenzare fortemente gli esiti della transizione. arXiv - Tensioni su finanza pubblica e fossili
La Glasgow Statement, impegno internazionale a disallineare i flussi finanziari pubblici dal settore dei combustibili fossili, rappresenta una pietra miliare nella governance climatica globale. Wikipedia
Tuttavia, Paesi con economie dipendenti dai combustibili fossili (o con forti interessi geopolitici su materie prime) pongono sfide rilevanti a un’implementazione coerente. TIME+1
Trend di medio-lungo periodo da monitorare
- Persistenza dell’elevato debito pubblico in Europa
L’Italia, come altri paesi mediterranei, resta vulnerabile a cambi dei tassi d’interesse e condizioni esterne: l’adozione di politiche che riducano tale vulnerabilità (riforme strutturali, crescita sostenuta, spostamento verso investimenti produttivi) sarà cruciale. - Riconfigurazione della catena del valore energetico
Le nazioni che sapranno costruire capacità tecnologiche proprie nella produzione di componenti per le energie pulite (celle, batterie, idrogeno) acquisiranno vantaggi strategici. - Centralità dell’innovazione istituzionale e partecipazione
Le transizioni riuscite mostreranno non solo infrastrutture avanzate, ma anche modelli di governance integrata (partecipazione sociale, trasparenza, cooperazione public-private). ScienceDirect+1 - Rischio di frammentazione geopolitica climatica
Le tensioni tra paesi con visioni divergenti sul ruolo dello Stato, del mercato e della sostenibilità potrebbero generare blocchi contrapposti (ad esempio, politiche climatiche aggressive vs. difesa della sovranità nazionale). - Economic resilience e shock esterni
Eventi come guerre, crisi energetiche o shock finanziari possono ribaltare traiettorie: serve costruire “margini di resilienza” — riserve, flessibilità, diversificazione — non solo in economia ma anche nelle scelte politiche ed energetiche.
Rassegna rapida (notizie chiave)
Notizie selezionate
Reuters
Italy Jan-June public deficit narrows y/y to 5.0% of GDP
oggi
Reuters
Italy plans to increase borrowing by $14 bln from 2026-2028
oggi
Reuters
Italy business lobby cuts GDP forecasts on US tariffs, geopolitical tensions
ieri
Le Monde.fr
Meloni’s deficit reduction masks Italy’s struggling economy
3 giorni fa
Financial Times
How Xi sparked China’s electricity revolution
12 mag 2025
- Italia prevede crescita dello 0,5 % nel 2025 e 0,7 % nel 2026, con possibile uscita anticipata dalla procedura UE sul deficit. Economy and Finance+3Reuters+3Financial Times+3
- Le misure di bilancio prevedono maggior indebitamento per finanziare sgravi fiscali alle classi medie. Reuters
- Confindustria riduce le aspettative di crescita per l’Italia, penalizzata da dazi USA e incertezze geopolitiche. Reuters
- Commentatori denunciano che il miglioramento del deficit nasconde fragilità strutturali nel sistema Italia. Le Monde.fr
- In ambito internazionale, la Cina consolidala sua posizione dominante nella transizione energetica; gli equilibri tra innovazione, infrastrutture e politica globale restano in mutamento. Financial Times+1