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Tra i soldati partiti dai kibbutz «Vinciamo, poi Bibi pagherà»
28 Ottobre 2023
LA SOFFERENZA DELL’ALTRO
28 Ottobre 2023La preghiera del Papa per la pace nella basilica di San Pietro, insieme ai partecipanti al Sinodo
L’invocazione a Maria diventa un grido: «Apri spiragli di luce nella notte dei conflitti» Israele intensifica l’offensiva nella Striscia con raid «senza precedenti»: tank a Gaza
In quest’«ora buia» con tanti suoi «figli provati dai con-flitti, angosciati dalle guerre che dilaniano il mondo» la Chiesa volge lo sguardo e invoca Maria, Regina della Pace, chiedendole di ispirare «vie di pace ai responsabili delle nazioni», e consacrandole «il nostro mondo, specialmente i Paesi e le regioni in guerra». Lo fa con una grande Preghiera guidata da papa Francesco nella Basilica Vaticana. Ci sono tutti i partecipanti al Sinodo e tanti semplici fedeli. Il rito si apre con il canto tradizionale Mira il tuo popolo. Poi la recita del Santo Rosario, i misteri dolorosi con meditazioni dai Padri della Chiesa. Francesco chiede alla Madre di scuotere «l’animo di chi è intrappolato dall’odio», di «convertire chi alimenta e fomenta conflitti ». E poi di «asciugare le lacrime dei bambini, di assistere «chi è solo e anziano», di sostenere «i feriti e gli ammalati », di proteggere «chi ha dovuto lasciare la propria terra e gli affetti più cari».