Va all’iraniana Mahsa Amini e al movimento “Donne vita libertà” il premio Sacharov 2023. È stata la presidente dell’europarlamento Roberta Metsola a annunciare il più prestigioso riconoscimento europeo per i diritti umani alla 22enne curda-iraniana arrestata nel settembre del 2000 a Teheran perché indossava scorrettamente il velo e morta dopo tre giorni di coma «per le violenze inflitte dai suoi carcerieri» – premiato anche il movimento nato dall’indignazione pubblica per la sua morte.

Anche il Nobel per la pace 2023 è andato a un’attivista iraniana, Narges Mohammadi, detenuta nel famigerato carcere di Evin a Teheran. Nato nel 1988 nel nome del celebre dissidente sovietico Andrej Sacharov, e assegnato a Nelson Mandela, il premio è andato in passato a Dubcek come alle Madri di Plaza de Mayo, ma in anni recenti anche a nomi di meno unanime consenso come l’opposizione del Venezuela (2017) e il popolo ucraino (2022).