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6 Agosto 2025Al via oggi e domani. L’annuncio del presidente del M5S dopo la riunione di lunedì con gli eletti toscani
Finale thrilling per il film del campo largo in Toscana: sarà un sondaggio tra gli iscritti del Movimento 5 Stelle a decidere se aderire o meno all’alleanza con il Pd alle prossime elezioni regionali. La votazione si dovrebbe tenere oggi e domani.
È la strada indicata da Giuseppe Conte, che lunedì notte — dopo un confronto online durato ore con coordinatori ed eletti toscani — aveva proposto di rimettere la scelta al voto della base. Ieri, intervenendo in diretta sui suoi social, l’ex premier pentastellato ha ribadito il suo intento spiegandone le motivazioni. «Ho certificato con mano che i rappresentanti toscani sono dilaniati e lacerati da questo dubbio — ha detto Conte riferendosi alla riunione di lunedì — perché veniamo da 5 anni di opposizione alla giunta di Eugenio Giani. Come ho già detto il nostro appoggio a questo candidato sarebbe per questo un sacrificio enorme, perché il Movimento ha contrastato in questi ultimi cinque anni un governo che per noi non ha fatto scelte progressiste». Dunque la scelta: «L’unico modo per uscirne — ha detto il leader del M5s — è un voto online».
In sostanza il quesito sarà diretto e — sempre sulla scorta di quanto ha svelato il presidente del Movimento ieri — prevede un accordo scritto per l’elaborazione di alcuni punti programmatici nel caso di una vittoria del «sì». In caso di affermazione del «no» invece il M5S correrà in solitaria, con il rischio realistico di non entrare in Consiglio regionale, dato che i sondaggi lo pesano tra il 3 e il 4 per cento rispetto all’orizzonte delle elezioni toscane (lo sbarramento per chi corre da solo è il 5 per cento e in coalizione il 3 per cento). Il risultato del voto di oggi e domani non è affatto scontato, dato che pesando gli interventi nella riunione che si è svolta lunedì sera non si riesce a individuare un orientamento dominante.
La scelta dell’ex premier Conte è per sua stessa ammissione un modo per disinnescare il crescente malcontento interno: durante la riunione, lunga e tesa, sono infatti emerse le forti perplessità sul sodalizio con i rivali di sempre, oltre che sull’appoggio al governatore uscente, esponente riformista del Pd.
Nonostante Eugenio Giani abbia mostrato aperture su numerosi temi cari al Movimento, le resistenze nei territori restano significative, come dimostrano le prese di posizione contrarie di diversi gruppi locali. Sia nei giorni scorsi che nella riunione di lunedì sera, hanno parlato di «netto no» i gruppi di Empolese-Valdelsa, Chianti Fiorentino, Grosseto, Colline Livornesi, Val di Cornia, Carrara e Livorno (gli ultimi due Comuni in passato sono anche stati guidati da un’amministrazione del Movimento).
«Abbiamo parlato a lungo di fronte al presidente dei motivi storici e tecnici che non ci permettono di compiere questa scelta — spiega il Consigliere comunale livornese del Movimento Andrea Morini, parlando dell’incontro che ha spinto Conte ha chiedere il voto online — e siamo contenti del fatto che lui ci abbia assecondato con una scelta democratica, che a questo punto pare la più sensata». Secondo quanto si apprende da fonti toscane interne a M5S, la votazione, che sarà fatta attraverso la piattaforma online «Sky vote», dovrebbe arrivare a un risultato prima dell’inizio dell’assemblea del Pd di domani sera.
Conte si trova tuttavia tra l’incudine e il martello, dato che personalmente è intenzionato a favorire un accordo col Pd, anche in chiave nazionale: per consolidare l’alleanza in regioni strategiche come Puglia, Campania e Calabria e per guardare nella stessa direzione della segretaria del Pd Elly Schlein in vista delle prossime elezioni politiche. Per questo durante il suo ultimo intervento di fronte ai dirigenti del Movimento toscani ha esposto anche «le ragioni delle opportunità di questo nuovo percorso».
Giorgio Benardini