diBarbara Gabbrielli
Avrà i colori sgargianti della Pop Art made in Italy la stagione espositiva 2024 di Fondazione Pistoia Musei. Ma prima, l’istituzione presieduta da Antonio Marrese e diretta da Monica Preti, che gestisce quattro preziosi contenitori d’arte nel centro storico (il Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, il Museo di San Salvatore, Collezioni del Novecento a Palazzo de’ Rossi e Palazzo Buontalenti), inaugura un triennio ricco di propositi con il rinnovo dei membri del suo comitato scientifico. I componenti sono tutti di spicco. Ci sono Sébastien Allard, storico dell’arte, direttore del Département des Peintures al museo del Louvre di Parigi, ed Emanuela Daffra, direttrice del Polo Museale della Lombardia e soprintendente all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. E ancora, Eva Degl’Innocenti, archeologa, direttrice dei Musei Civici di Bologna, già direttrice del MarTa di Taranto; Paolo Giulierini, archeologo, direttore del Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, già direttore del Mann di Napoli; e infine, Francesco Tedeschi, ordinario di Storia dell’arte contemporaneadell’Università Cattolica di Milano.
Marzo sarà il mese delle grandi inaugurazioni, a partire, appunto, dalla mostra temporanea ’ 60 Pop Art Italia curata da Walter Guadagnini a Palazzo Buontalenti ( 16 marzo – 14 luglio), una rassegna che ripercorre la genesi e lo sviluppo di questa esperienza in un viaggio nei principali centri d’irradiazione del linguaggio Pop, come Roma, Torino e Milano, e in città, come Palermo e Venezia, che hannocontribuito alla diffusione del movimento, senza dimenticare l’importante esperienza della Scuola di Pistoia. La retrospettiva si comporrà di oltre 60 opere firmate, tra gli altri, da Mario Schifano, Tano Festa, Mimmo Rotella, Jannis Kounellis, Roberto Barni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi. A marzo tornerà anche a essere esposto, all’Antico Palazzo dei Vescovi, un capolavoro dell’arte tessile: l’arazzo millefiori detto “ dell’Adorazione”, che fino al 4 febbraio rimane in prestito alle Scuderie del Quirinale di Roma per la mostra Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte: Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri.
Il ritorno dell’arazzo rientra nel più ampio progetto in atto di ristrutturazione e di rinnovamento del Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, edificio tra i più antichi del centro storico di Pistoia. Qui, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa e con l’Università di Genova, fervono le attività di studio, inventariazione e ricerca in vista della riapertura. Quel che è certo è che a fine anno tornerà visitabile l’area archeologica con un percorso espositivo anche multimediale.
Infine, l’arte contemporanea.Nell’autunno, a Palazzo de’ Rossi, si terrà il nuovo capitolo di “In visita” il programma che prevede, nel percorso permanente dedicato alle collezioni del Novecento, l’esposizione temporanea di una o più opere d’arte provenienti da musei e collezioni nazionali o internazionali. Protagonista di questo nuovo appuntamento sarà Maria Lai ( 1919- 2013), artista sarda tra le più importanti nel panorama internazionale, nota principalmente per le sue opere tessili.
Sarà la mostra di apertura della stagione. A marzo torna anche l’arazzo millefiori.