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21 Agosto 2025Nel 2024 la città del Palio è prima in Italia per sanzioni pro capite. Ma come vengono spesi quei soldi che per legge hanno un vincolo preciso di destinazione?
Sommario
Siena è la città italiana con più multe pro capite: 171,02 euro per abitante nel 2024. La gran parte delle sanzioni colpisce turisti e non residenti, ma per legge almeno la metà degli incassi deve essere destinata alla sicurezza stradale. La relazione ufficiale del Comune è già depositata: ora servono trasparenza e rendiconti pubblici, altrimenti il primato resta solo un marchio di cassa.
Quando una città da 53 mila abitanti guida la classifica nazionale degli incassi pro capite da sanzioni, la domanda non è “quanto incassa?”, ma “perché e come li usa?”. Nel 2024 Siena risulta al primo posto in Italia: 171,02 euro di contravvenzioni per residente (dato pro capite calcolato su SIOPE) davanti a Firenze e Milano. È il simbolo di un modello che confonde deterrenza e prelievo: ZTL iper-sanzionante, semafori monitorati, tutor e autovelox come infrastruttura permanente di bilancio.
Nel 2024 il Comune ha accertato 11,30 milioni e incassato 4,66 milioni; 139.135 violazioni, di cui 69.239 per transiti irregolari in ZTL, 28.463 con tutor, 9.795 per rosso semaforico. I residenti hanno pagato 6.330 sanzioni, per un totale di 670.254,50 €. Il grosso quindi grava su turisti e non residenti, con evidenti ricadute reputazionali. L’assessore Tucci sostiene che quella media non misura l’impatto sui senesi perché dentro ci sono recuperi di anni precedenti e pagamenti di non residenti. È vero che nel 2024 sono stati recuperati 3,098 milioni da vecchie sanzioni, ma resta l’immagine di una città che monetizza la mobilità dei visitatori più che accompagnarla.
I dispositivi tutor sono stati spenti per adeguarsi alle prescrizioni ministeriali, ma il Comune ha annunciato riattivazioni e riposizionamenti (es. strada di Pescaia e tangenziale) dove “l’incidentalità è maggiore”. Bene l’adeguamento, ma l’idea di rimetterli altrove senza un dossier pubblico su sinistri e impatti rischia di sembrare un gioco delle tre carte.
Siena sta governando il traffico con la fiscalità occulta. La leva sanzionatoria appare strutturale, non residuale. Se una città d’arte campa su ZTL labirintiche, segnaletica non “amica del turista” e controlli automatici, il confine tra sicurezza e rendita diventa sottile. L’opposizione in aula ha persino sollevato il tema dei tempi del giallo ai semafori: se tutto diventa trappola, la deterrenza si delegittima. Un modello così non educa, incenerisce fiducia.
Qui non ci sono opinioni: ci sono vincoli di destinazione. L’articolo 208 del Codice della Strada stabilisce che i proventi spettanti agli enti locali sono vincolati e che almeno il 50% deve essere destinato alla sicurezza stradale: manutenzione e messa in sicurezza di strade e marciapiedi, segnaletica, barriere, polizia locale e controlli, educazione stradale. L’articolo 142, sui proventi di autovelox e tutor, dispone invece che questi siano ripartiti 50/50 tra ente proprietario della strada ed ente accertatore, e anch’essi vincolati a interventi di sicurezza e potenziamento dei controlli, anche in termini di personale entro i limiti di legge. Non solo: la legge obbliga gli enti a rendicontare entro il 31 maggio dell’anno successivo l’ammontare incassato e come lo hanno speso, caricando la relazione sulla piattaforma del Ministero dell’Interno – Finanza Locale.
E Siena? Sul portale ufficiale della Finanza Locale risulta depositata la relazione 2024 in data 2 maggio 2025. È il documento chiave per vedere quante risorse sono andate a segnaletica, manutenzioni, polizia locale, educazione stradale. Il Comune ha quindi i dati pronti e trasmessi allo Stato. Pubblicarli in modo accessibile sul sito comunale non è cortesia, è dovere di accountability.
Occorre dunque pretendere trasparenza e precisione. Un bilancio di scopo pubblico che per ciascuna voce dell’articolo 208 e 142 indichi euro stanziati, impegnati e pagati con i progetti collegati (marciapiedi rifatti, attraversamenti rialzati, segnaletica nuova, percorsi ciclabili messi in sicurezza, ore di pattuglia, programmi educativi nelle scuole). Una mappa degli incidenti con i dati triennali su sinistri, feriti e morti, prima e dopo l’installazione dei dispositivi. Una ZTL “amica”, con segnaletica plurilingue e anticipata, QR per regole chiare, moratoria per i bus turistici che sbagliano ingresso e procedura di sanatoria una tantum per infrazioni minime. Semafori trasparenti, con pubblicazione dei tempi del giallo e tarature, e contasecondi dove ammessi. Infine i tutor: prima i dati, poi gli incassi. Prima di riattivarli o spostarli su Pescaia e tangenziale, va pubblicato lo studio sugli incidenti e le motivazioni tecniche.
Siena non può vivere di “rendita da errore”. Se la metà (almeno) dei proventi deve andare a sicurezza e manutenzioni, è indispensabile l’elenco puntuale di opere, forniture, ore di pattuglia e programmi educativi finanziati con quei soldi. L’amministrazione dice che i tutor torneranno e che il “primato pro capite” è fuorviante. Bene: lo dimostri con cantieri, segnaletica rifatta, marciapiedi sicuri, dati sugli incidenti in calo. Altrimenti “Siena prima per multe” resterà il marchio di una politica che punisce più di quanto protegga.
Fonti: Corriere della Sera, classifica nazionale multe 2024, dati SIOPE. Comune di Siena, dati 2024 su verbali e incassi presentati in Consiglio comunale. Dichiarazioni assessore Enrico Tucci e comunicazioni ufficiali Comune di Siena sul riposizionamento dei tutor. Codice della Strada, art. 208 (destinazione dei proventi delle sanzioni). Codice della Strada, art. 142 (proventi autovelox e tutor). Ministero dell’Interno – obbligo di rendicontazione annuale entro il 31 maggio. Portale Finanza Locale, relazione Comune di Siena 2024 depositata il 2 maggio 2025.