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Guardando i numeri dell’economia senese, sembra di osservare un fiume che scorre senza fretta: non è in secca, ma neppure in piena. Le imprese continuano a nascere e il lavoro c’è, anche se spesso a termine. Alcuni settori resistono, altri si assottigliano lentamente. È una realtà fatta di piccoli progressi e di perdite silenziose, dove il movimento c’è, ma non abbastanza da spezzare quella che in economia si chiama stagnazione.
Negli ultimi mesi l’economia senese sembra muoversi, ma a passo corto. Tra aprile e giugno sono nate più aziende di quante ne siano scomparse, ma il ritmo è più lento rispetto a un anno fa. In tutto, le nuove imprese sono state poco meno di trecento, contro poco più di duecento chiusure. Il saldo è quindi positivo, ma si tratta comunque di uno dei dati più bassi dell’ultimo decennio, escluso il periodo della pandemia.
La provincia conta oggi poco più di 27 mila imprese, leggermente meno rispetto al 2024, e anche gli addetti sono in calo. Una piccola nota positiva arriva dal numero delle sedi operative – in lieve crescita – e da una leggera ripresa nelle richieste di personale. Ad agosto, ad esempio, le aziende senesi cercano circa 1.800 lavoratori, e tra agosto e ottobre le nuove entrate previste saranno oltre 6.800. La maggior parte di queste opportunità si concentra nelle imprese di piccole dimensioni e nei servizi, ma in otto casi su dieci si tratta di contratti a termine.
Le imprese giovanili e femminili mostrano una leggera contrazione, mentre quelle a titolarità straniera crescono e rappresentano ormai più di un decimo del totale. Il quadro più preoccupante riguarda però l’artigianato: negli ultimi dieci anni il numero di aziende artigiane è calato di oltre il 13%, e anche nell’ultimo anno il segno è negativo.
In sintesi, il sistema economico locale non è fermo, ma nemmeno in corsa. Alcuni settori danno segnali di resistenza e adattamento, altri mostrano una lenta erosione. È la fotografia di un territorio che non arretra bruscamente, ma che fatica ad accelerare: un equilibrio instabile, sospeso nella trappola della stagnazione.