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di Vincenzo Chierchia
«Speriamo nel contributo del turismo e poi nella ripresa dell’industria» ha detto infatti il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, commentando la flessione congiunturale del Pil pari allo 0,3% nel secondo trimestre. Ma dal fronte delle imprese si fa presente che occorre invece molta cautela. Federturismo, la federazione guidata da Marina Lalli aderente a Confindustria, chiarisce subito che, nonostante la crescita degli arrivi dall’estero (+4%), non sarà un’estate da tutto esaurito. Il caldo ha spinto la montagna (+2%) ma l’emergenza ambiente ha avuto un impatto consistente. Marina Lalli parla di campanello d’allarme che deve far riflettere per il futuro.
Per Confcommercio occorre riflettere sulla frenata che si sta manifestando nella domanda, dopo che il consuntivo dei primi cinque mesi 2023 ha fatto segnare un aumento complessivo del 15% delle presenze turistiche. Lo stop del turismo è un rischio da evitare ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sottolineando la necessità di sostenere la domanda turistica con alleggerimenti fiscali e semplificazioni per controbilanciare le tensioni inflazionistiche e l’allarme ambiente.
Secondo stime delle associazioni dei consumatori più di un italiano su 10 rinuncerà a viaggi e vacanze causa caro-prezzi. Un fattore che pesa sulla competititività dell’offerta italiana. Secondo stime Jfc, gli italiani si sono ritrovati in tasca almeno 2mila euro in meno causa inflazione. Una indagine Demoskopika ha rilevato una crescita media del 9% dei prezzi nel turismo, con un aggravio di costi complessivo vicino ai 4 miliardi. Secondo Demoskopica si tratta di tensioni più elevate rispetto a Spagna, Grecia o Francia, o anche Turchia che rileva una crescita del 17% degli arrivi internazionali (primi sei mesi 2023) pari a 22 milioni e un +27% per le spese dei turisti (stimate in 21,7 miliardi di dollari). La Spagna registra un +24% per gli arrivi esteri (37,5 milion in sei mesi) sul 2022, anche se i livelli sono ancora sotto i risultati 2019.
L’Italia comunque resta in cima alle intenzioni di viaggio internazionali. Il ritorno degli americani dopo l’emergenza Covid ha tonificato aree ad alta vocazione enoturistica come il Piemonte che rileva incrementi anche del 50% a seconda delle zone, grazie anche ad un apprezzabile progresso del mercato nazionale. Ma sul fronte del turismo green si lamentano invece marcate flessioni in Toscana. Per Confagricoltura si stimano cali anche del 30%, a causa della debolezza della domanda nazionale.
Le offerte scontate last minute sono la strategia per la Sardegna, i costi del viaggio sono calati anche del 40% rispetto alle tariffe top ma finora la risposta del mercato sembra ancora limitata. A luglio alcune rilevazioni hanno registrato flessioni in hotel anche del 20% anche in questo caso soprattutto a causa della debolezza della domanda nazionale.
Bene il Veneto. «La stagione turistica estiva 2023, nonostante il maltempo e l’aumento generalizzato dei prezzi, registra dati incoraggianti. A luglio, la Costa Veneta ha registrato ottimi risultati: il tasso di occupazione negli alberghi è superiore all’80%. Siamo vicini ai dati pre-pandemia. Il turismo è in buona salute» ha detto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Le spiagge – secondo l’assessore al Turismo, Federico Caner – registrano un’occupazione media vicina all’80% (strutture ricettive e campeggi) con Jesolo al top.
Massa sottolinea le crociere come fattore chiave per l’industria turistica nazionale. Le stime indicano in oltre 12 milioni di turisti il movimento complessivo del settore crocieristico italiano nel 2023. Il trend proseguirà. Le attese per l’inverno 2023-2024 sono orientate in maniera ulteriormente poositiva, sulla spinta delle politiche di marketing.
Il Governo è impegnato nel riassetto della governance del turismo. e nella soluzione dei nodi per alcuni eventi chiave. La ministra Daniela Santanchè sta spingendo sul riassetto e potenziamento del ministero. Per gli alberghi diffusi nei piccoli centri – che sono particolarmente attrattivi, come ricorda la Santanchè – sono stati resi disponibili 34 milioni. Per quanto riguarda i grandi eventi, Santanchè si è detta fiduciosa anche sulla soluzione dei ritardi per le Olimpiadi di Milano e Cortina del 2026. Per la montagna in dirittura d’arrivo c’è anche un fondo da 200 milioni. Procede infine la cabina di regia per il Giubileo di Roma, con 40 milioni di arrivi attesi da gennaio.