Presentati gli 80 percorsi di studio negli Its finanziati da Pnrr e Fondo sociale europeo: da qui usciranno duemila tecnici che troveranno lavoro nei settori emergenti dell’economia. Gli Istituti sono aperti a giovani diplomati dai 18 ai 35 anni
di Antonino Palumbo
Efficienza energetica, mobilità sostenibile e nautica, agroalimentare. E poi moda, turismo, tecnologie per la vita. Tutte le aree tecnologiche considerate “ strategiche” per lo sviluppo regionale e nazionale saranno abbracciate dagli 80 percorsi Its finanziati da risorse Pnrr e dal Fondo sociale europeo 2021- 2027, fra il settembre e il novembre di quest’anno. Obiettivo: “ sfornare” fino a duemila supertecnici e supertecniche da impiegare nelle imprese dei settori-chiave dell’economia. « È l’offerta formativa più ampia di sempre, diffusa su tutto il territorio, che coprirà tutte le aree di riferimento previste dalla nuova legge di riforma a livello nazionale » ha annunciato ieri l’assessora regionale all’Istruzione, Alessandra Nardini, presentando il nuovo programma. Gli Istituti tecnologici superiori ( Its Academy) sono parte del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore istituito nel 2022. Sono accademie tecnologicamente qualificate e avanzate finalizzate alla promozione dell’occupazione e al rafforzamento delle condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza, competitiva e resiliente, che risponda alla domanda di nuove ed elevate competenze da parte delle imprese del territorio. I percorsi sono rivolti a giovani tra i 18 e i 35 anni, in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o che abbiano frequentato un percorso quadriennale di istruzione e formazione tecnica professionale, integrato da un percorso annuale di istruzione e formazione tecnica superiore. Ieri la Regione Toscana ha illustrato le novità per il biennio 2024/2026, a partire dalla mole di percorsi. Al bando cofinanziato tramite il Fse con 6milioni e 667mila euro, a sostegno dei 20 progetti proposti dalle dieci Fondazioni Its, si aggiungono 60 percorsi finanziati dal Ministero dell’Istruzione, con il piano di potenziamento previsto dalla missione 4 del Pnrr. Non solo: la Regione ha stanziato tre milioni e 251mila euro, cofinanziati nell’ambito della programmazione Ue, per innovare i laboratori territoriali aperti e migliorare la didattica con apparecchiature all’avanguardia.
Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato sia gli investimenti sugli Its sia la capacità degli istituti di « creare questo incontro fra domanda e offerta dilavoro, a un livello di specializzazione tale da poterne garantire non solo la piena occupazione ma un efficientamento del nostro sistema delle imprese » . Secondo l’ultimo monitoraggio Indire, relativo al 2022, l’ 87 per cento di chi porta a termine l’Its si inserisce nel mondo del lavoro entro un anno ( 554 su 636 diplomati in Toscana). Fra questi, oltre il 93 per cento riesce a inserirsi in settori coerenti al percorso formativo ( il 91,7 in Toscana). Per questo la nuova offerta rappresenta « una risposta importante a favore delle giovani generazioni — ha sottolineato l’assessora Nardini — per favorire buona occupazione, stabile, sicura e di qualità, ma anche una risposta importante al grido di allarme che tante aziende lanciano sul tema del mismatch, il disallineamento fra domanda e offerta di lavoro, così come fra domanda e offerta di formazione». Ora la criticità da risolvere riguarda l’orientamento, per superare pregiudizi e stereotipi di genere, anche se in Toscana il numero di donne iscritte agli Its ( 35,5 per cento) è maggiore che nel resto d’Italia (26,5).
Sarà cruciale la collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale della Toscana: « Continueremo a promuovere la cultura degli Its Academy, ancora poco conosciuti nelle nostre scuole superiori. Bisogna superare il gap di genere e l’idea che gli Its siano destinati solo a chi proviene da istituti tecnici: sono aperti anche a istituti professionali e licei» ha ricordato Lorenzo Pierazzi, dirigente tecnico dell’Usr. I percorsi Its, da 1800 o 2000 ore, hanno durata biennale con attività formativa suddivisa tra aula e stage. La Toscana sta portando a dieci le sue fondazioni, con Scienze aziendali tecnologia industriale che attende solo l’accreditamento previsto dalla riforma: plasmerà personale altamente qualificato per lo sviluppo o l’organizzazione delle realtà imprenditoriali di tutti i settori produttivi del territorio.