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22 Ottobre 2023Arrivano i consulenti. Il Tesoro dà mandato a Jefferies e Ubs per la privatizzazione
di Daniela Polizzi
La privatizzazione del Monte dei Paschi di Siena entra nel vivo. Il ministero dell’Economia ha scelto Ubs e Jefferies come consulenti finanziari e Clifford Chance come advisor legale per la cessione del suo 64,2% nella banca senese. Una selezione effettuata in tempi brevi, a due settimane dall’invio delle lettere di invito, a testimonianza della volontà di procedere sul dossier. La partita ha quindi inizio, anche se ci vorrà tempo per incardinare il progetto con i consulenti appena arruolati che nelle prossime due settimane si incontreranno nell’ambito del kick-off meeting, quello che disegnerà lo schema dell’uscita del Mef dal capitale del Monte. Al centro del lavoro degli advisor ci sarà la valutazione sulle strade da prendere, cammini che potrebbero anche incrociarsi. Valuteranno se perseguire l’idea di una combinazione con un’altra banca. Sullo sfondo restano sempre i nomi di Banco Bpm, che ha sempre sementito l’interesse verso Mps, Unipol, impegnata a consolidare le sue partecipazioni in Bper e Popolare di Sondrio, oppure Unicredit il cui nome non ha mai smesso di girare negli ambienti finanziari. Oppure se è più utile studiare un alleggerimento della quota del Tesoro, propedeutica magari a facilitare una combinazione con un altro istituto. Una riduzione che potrebbe passare attraverso un private placement a un gruppo di investitori oppure attraverso un’operazione indirizzata a tutto il mercato, «quando il prezzo e le condizioni ci sembreranno congrue», aveva sottolineato in ministro Giancarlo Giorgetti nei giorni scorsi.
Spetterà ora agli advisor tirare le fila. Da una parte c’è Ubs, guidata in Italia da Riccardo Mulone che lavorerà in tandem con Guido Colonetti. La banca è già consulente del Tesoro nelle trattative per l’investimento nella rete di Tim. Dall’altra c’è Jefferies che da qualche mese ha ingaggiato come country head Andrea Donzelli, Paolo Celesia in qualità di responsabile equity e capital market Italia e Marco Staccoli, tutti ex Credit Suisse. Vale a dire una delle banche che hanno partecipato al consorzio di garanzia per l’aumento da 2,5 miliardi di settembre 2022 che ha messo in sicurezza il Monte dei Paschi.
A distanza di poco più di un anno dall’aumento che ha visto il Mef coprire tutta la sua quota mettendo sul piatto 1,6 miliardi, Mps si presenterebbe a un eventuale tavolo delle aggregazioni come una banca ben capitalizzata che sta portando avanti il piano impostato dal ceo Luigi Lovaglio. Secondo il mercato, oggi il Monte si siederebbe a quel tavolo con un profilo appetibile, non più come preda ma in qualità di partner industriale strategico.