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Aldo Tani
POLITICHE PER IL WELFARE E LA COESIONE SOCIALE
Il rafforzamento della coesione sociale richiede azioni, nel campo del welfare, in grado di operare sulle fragilità sociali, assicurando l’accesso a servizi indispensabili come la casa, i trasporti, l’istruzione, la salute e l’assistenza, avendo come riferimento la sicurezza, la trasparenza e il contrasto alla povertà.
Considerate la diffusione progressiva della povertà e il crollo demografico sarà sempre più difficile erogare un welfare tradizionale che tanto ha sostenuto il tessuto sociale e garantito la solidarietà intergenerazionale. Occorrerà reimpostare in maniera profonda la strategia delle politiche sociali del Comune in un’ottica di area vasta, condividendo le informazioni con gli attori istituzionali del territorio e del terzo settore su situazioni di bisogno. In questo ambito occorrerà investire su: famiglie e natalità. Per combattere il disagio abitativo vanno intraprese azioni per riqualificare e utilizzare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Il tema dei servizi all’abitare – che si coniuga con la lotta al disagio sociale – è tra quelli emergenti a livello nazionale e vede la Regione Toscana sviluppare ricerca e sperimentazione. Servono risposte in grado di cogliere i bisogni reali anziché premiare in modo casuale la rendita fondiaria. Dunque, bisogna puntare sull’attivazione di programmi di edilizia sociale destinati a ceti non più in grado di accedere alla casa in proprietà (in particolare giovani coppie, lavoratori), sviluppando accordi con operatori di livello nazionale.
Vanno individuate risposte abitative legate alle residenze speciali, in un mutato quadro: studentati, alloggi temporanei, senior-housing, comunità abitative sia protette che per autosufficienti. Inoltre, occorre una particolare attenzione alle periferie, partendo dalle situazioni più fragili, in particolare da San Miniato, Isola d’Arbia e Taverne d’Arbia, con programmi di riqualificazione. Obiettivi principali sono: il contenimento del disagio sociale, dell’emarginazione, della solitudine e la costruzione di comunità di prossimità con il metodo dell’ascolto e della partecipazione, in un approccio multidisciplinare in collaborazione con la Società della Salute Senese.
Dal programma di Fabio Pacciani per il governo di Siena