Salvini: “Una rivoluzione per salvare le nostre abitazioni” Legambiente: si spalancano le porte a nuovi illeciti
ROMA — Disposizioni «urgenti e puntuali per salvare le nostre case da una normativa rigida e frammentata»: è così che Matteo Salvini presenta il decreto, che ieri ha ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri. Ma a essere salvate saranno sicuramente anche le casse dei Comuni, perché, come tutti i condoni c’è una sanzione, abbastanza sostanziosa. Se si rientra in uno dei casi del decreto (dal tramezzo alla porta irregolare) andrà versata una somma «commisurata all’aumento di valore dell’immobile»: tenendo conto dei parametri attuali,andrebbe da i 1.000 ai 31.000 euro.«Si liberano i Comuni da valanghe di pratiche, sono stimate in 4 milioni, il Comune incassa, il cittadino paga e rientra in possesso del suo bene. Può vendere», esulta Salvini. A rendere più semplici le procedure, l’eliminazione della doppia conformità alle norme edilizie e urbanistiche al momento della costruzione e della sanatoria: basterà la conformità edilizia iniziale, e urbanistica successiva.
Le organizzazioni di categoria, dall’Ance aConfartigianato, plaudono al decreto. «L’80% delle compravendite è rallentato dalle “piccole difformità”: per risolverle i tempi vanno da diversi mesi a uno o due anni», assicura Pietro Lucchesi, del Consiglio nazionale dei Geometri. «Dovendo andare verso il 2050, con la direttiva sulle Case Green, e non solo, una semplificazione è indispensabile: i professionisti non possono di volta in volta attingere a pratiche fatte 20 anni prima per risalire alla legittimità dell’immobile», aggiunge Lucchesi, ricordando che le norme del decreto Salvini sono in qualche modo un anticipo della revisione del Testo Unico delle Costruzioni, in discussione da diversi anni.
Nicola Zingaretti, candidato alle elezioni europee per il Pd, lo definisce «un provvedimento che favorisce ancora una volta i furbi, chi ha fatto un abuso». E Legambiente parla di «colpo di spugna che spalancherà la strada a nuovi abusi», anche per la cancellazione della doppia conformità e «per il silenzio-assenso che sostituisce il silenzio rigetto» previsto per gli abusi edilizi. Arriva dopo soli 45 giorni e i Comuni non saranno in grado di esaminare in tempo le pratiche.