PFM Per Un Amico – 04 il Banchetto
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9 Luglio 2022Al Meyer solidarietà tra colleghi per le assenze: le caposala fanno da infermiere
Giulio Gori
Di fronte ai ricoveri che crescono di giorno in giorno, gli ospedali si devono confrontare con il problema dei sanitari a loro volta contagiati. E che per questo sono costretti a restare a casa, proprio mentre è in corso il piano ferie estivo.
«La situazione è critica, per carenza di personale», è il refrain che circola negli ospedali toscani. Ieri, a lanciare il grido dall’allarme sono stati il Meyer e le Scotte. Antonio Barretta, dg dell’ospedale universitario di Siena, ha fatto sapere che i pazienti Covid sono arrivati a 54, «con un incremento del 100% dal primo luglio», ma quel che è peggio è che ci sono 154 sanitari contagiati dal virus. Così, le Scotte hanno dovuto avviare «la riorganizzazione delle attività», compresa la temuta «riduzione dei posti letto disponibili nell’area di chirurgia programmata generale e ortopedica».
Al Meyer, i piccoli pazienti Covid sono 13 (di cui 1 in terapia intensiva), un numero ancora sostenibile, ma a pesare sono gli oltre 50 sanitari contagiati, tra cui una trentina di infermieri e una ventina di oss. Così, mentre Cgil punta l’indice sul «blocco delle assunzioni», il dg Alberto Zanobini descrive la carenza di personale come «una grave criticità, cui l’ospedale sta rispondendo con uno spirito di solidarietà ammirevole». Il riferimento è al fatto che persino le caposala si sono rese disponibili a coprire i turni degli infermieri assenti, svolgendo le loro mansioni.
Dal Nursind arriva però un attacco al Meyer, perché l’aumento dei contagi tra i dipendenti sarebbe legato all’organizzazione delle corsie: «Il motivo — recita una nota del sindacato — è dovuto, in larga parte, alle cosiddette bolle Covid: trattandosi di reparti misti, il personale non ha a disposizione spazi idonei dove potersi decontaminare e procedere alla vestizione e svestizione nel modo più sicuro possibile». «Una palese falsità, l’organizzazione dei reparti funziona bene — è la replica di Zanobini — L’accusa del Nursind avrebbe senso se il contagio fosse solo al Meyer, ma è ovunque, in tutta Europa, neppure soltanto negli ospedali».
La situazione nelle corsie preoccupa, solo ieri Careggi, ha allestito 10 nuovi letti destinati ai pazienti Covid, per avere un po’ di margine rispetto ai pazienti in arrivo. A livello regionale, i ricoverati sono ora 631 (8 in più in un giorno), di cui 27 nelle rianimazioni (1 in più). Inoltre sono stati 8 i nuovi decessi di ieri in Toscana.
Sul fronte dell’epidemia, i nuovi contagi ieri sono stati 5.165, oltre 600 in più del venerdì precedente (positivo anche l’assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, il suo è un caso di reinfezione). I numeri stanno continuando ad aumentare, ma a un ritmo di crescita minore rispetto alle scorse settimane. A confermarlo è il governatore Eugenio Giani: «Il livello di crescita in questa settimana è inferiore al livello della scorsa quando avemmo un aumento di 10 mila contagiati, mentre questa settimana arriveremo a 6 mila. Questo significa che la curva dei contagi è ancora in crescita, ma più attenuata — spiega — Se tanto mi dà tanto nell’arco della metà di luglio avremmo toccato un vertice che poi discende».
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