Nell’edizione invernale della rassegna sul fashion maschile l’altro guest designer sarà il giapponese Satoshi Kuwata. Previsti 760 marchi
diElisabetta Berti“ Fire”, il fuoco, con la sua forza generativa è il tema della prossima edizione di Pitti Immagine Uomo, la numero 107, in programma dal 14 al 17 gennaio alla Fortezza da Basso. “I’m on fire” è la campagna firmata dal fotografo Andrea Ariano, mentre Alessandro Moradei cura l’allestimento: un grande falò digitale con fiamme rese da video brucerà al centro del piazzale centrale. Serve il fuoco che « fonde vecchie idee e abitudini per forgiarne di nuove» — dice il direttore generale di Pitti Immagine Agostino Poletto — per affrontare uno dei momenti di crisi peggiori del menswear; un anno di sofferenza per la moda in generale, che ha visto le peggiori performance sul fronte delle importazioni con un calo medio del 10%. Ma « Pitti Immagine non si limita a guardare » commenta l’ad Raffaello Napoleone, il salone fiorentino della moda interpreta questa difficile fase puntando sul mix merceologico, mescolando le carte tra fashion e lifestyle e dedicando un’attenzione speciale alla cultura del running. “ Knees up running space” è il nome del nuovo progetto, al debutto in questa edizione di gennaio, realizzato in collaborazione con Knees Up, running club londinese che è al tempo stesso una caffetteria, uno shop, ed è un punto di riferimento per una community attenta al benessere e allo stile.
A Firenze saranno presentati accessori e abbigliamento che rappresentano un nuovo modo contemporaneo di vivere il running, con brand come Alex Zono, Kuta Distance L. AB, Nnormal. Ma in totale saranno 790 i marchi presenti a Pitti Immagine con la loro collezione autunno/ inverno 2025, e tra questi il 45% proviene dall’estero. Due i guest designer. In arrivo lo stilista giapponese Satoshi Kuwata che sarà a Firenze con il primo fashion show del suo marchio Setchu, con cui realizza un compromesso tra cultura nipponica e occidentale rivisitando gli archetipi del guardaroba con una tecnica che guarda agli origami e ai kimono. Nella sua carriera Satoshi Kuwata ha collaborato con Givenchy, Edun, Kanye West e Gareth Pugh, sviluppando al tempo stesso l’attenzione alla cura sartoriale presso istituzioni come H. Huntsman and sons in Savile Row a Londra. Si è aggiudicato il premio LVMH 2023, e nel 2024 ha collaborato con Davies & son per una collezione su misura, presentata a Venezia durante l’inaugurazione della Biennale d’arte. Secondo guest designer Martin Margiela, che porta una collezione maschile disegnata in esclusiva per Pitti 107 con MM6 Maison Margiela. Lanciata nel 1997, MM6 Maison Margiela realizza trattamenti per i tessuti unici, per un guardaroba unisex che spazia dal prêt-à-porter alle calzature, agli accessori e alla pelletteria. Cifra inconfondibile è la leggendaria etichetta bianca, fissata con grossolani punti di cucitura e chiaramente visibile dall’esterno. Èun ritorno a Firenze dopo vent’anni dall’ultima volta. E tra i “ritorni” c’è anche RRD — Roberto Ricci design che sarà negli spazi della Polveriera con una capsule all’insegna dell’incontro tra comfort e design; e poi Ecoalf con una capsule collection in lana riciclata al 100%. È un debutto invece per l’etichetta francese del tailoring Paul& Joe, e per il canadese Two.one, marchio di moda tecnica che garantisce funzionalità.