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Per un giorno intero Confindustria Toscana Sud ha parlato colligiano. Tutti a Colle Val d’Elsa, come se la Toscana industriale si fermasse lì, a metà strada tra Siena e il resto del mondo.
Eppure, a sud di quella linea immaginaria, l’industria non solo esiste: lavora, innova, resiste, spesso lontano dai riflettori.
Giordana Giordini, nuova presidente di Confindustria Toscana Sud, eredita un territorio complesso, dove convivono manifatture solide, piccole filiere tecnologiche, energia sostenibile e saperi artigiani. Una Toscana produttiva, ma troppo spesso invisibile nei grandi racconti economici.
Colle ha fatto bene, ha saputo crescere e raccontarsi. Ma ridurre la Toscana del Sud alla Valdelsa è come guardare il mare dal porto e dire di aver visto l’oceano. Il cuore industriale batte anche più in basso, dove non arrivano gli inviti alle assemblee, ma si continua a produrre e a formare competenze, nonostante tutto.
Forse la vera sfida di Confindustria Toscana Sud sarà proprio questa: rimettere il “Sud” nella propria mappa, dare voce a chi crea valore fuori dai centri maggiori e far capire che la cultura d’impresa non ha accenti, ma radici.





