Pierluigi Piccini

La determina dirigenziale del 2 dicembre avvia l’organizzazione del concerto di Capodanno con Irama utilizzando l’articolo 76 del Codice dei Contratti, che consente una procedura senza bando quando il servizio è ritenuto “infungibile”. Una volta indicato l’artista all’interno dell’atto, l’unico soggetto ammesso a trattare con il Comune diventa chi lo rappresenta. È una scelta possibile, ma richiede motivazioni solide e pubbliche.

Ad oggi queste motivazioni non ci sono.
Nella verifica effettuata martedì 9 dicembre 2025 alle ore 8:45, il testo integrale della determina non risulta accessibile sul sito del Comune: la sezione degli atti restituisce un errore di accesso e non è presente alcuna spiegazione ufficiale che giustifichi il ricorso alla procedura senza bando né la dichiarata infungibilità del servizio. È un’assenza pesante, soprattutto considerando che le ricostruzioni pubbliche parlano di un costo complessivo superiore ai seicentomila euro per una sola notte di spettacolo. Una cifra così significativa, in un momento non semplice per l’economia cittadina, meriterebbe un confronto trasparente e aperto, non un percorso amministrativo poco leggibile.

Il punto non è l’artista, ma il metodo.
Siena ha bisogno di scelte chiare, motivazioni accessibili e una programmazione culturale che guardi al medio periodo. Quando si utilizza una procedura eccezionale come quella senza bando, le ragioni devono essere esposte con rigore: non possono rimanere fuori dalla vista dei cittadini. Chiedere trasparenza significa tutelare l’interesse pubblico e garantire che ogni investimento culturale sia giustificato, utile e proporzionato.

La cultura non può ridursi a un evento isolato e costoso: deve essere una politica capace di generare valore, continuità e partecipazione. Siena deve tornare protagonista delle proprie scelte, non spettatrice di affidamenti difficili da comprendere.