
UN GIUSTO PROCESSO A SINISTRA
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Lettera a Elena Ferrante
21 Dicembre 2025
La domenica non serve a rincorrere l’attualità né a sommare eventi. Serve a capire in che direzione si sta muovendo la cultura e dove vale la pena fermarsi ad abitare il presente.
Questa settimana il quadro è chiaro: il pubblico c’è, la produzione è viva, ma la sostenibilità resta fragile. La cultura funziona quando diventa esperienza riconoscibile, quando costruisce comunità e continuità, quando non si riduce a consumo rapido o a vetrina.
Si afferma un modello diffuso e non centralizzato: librerie, musei, cinema, teatri e club funzionano meglio come presìdi stabili che come luoghi dell’evento straordinario. I linguaggi si ibridano – libri, cinema, podcast, arti visive, musica – e il valore non sta più nella singola uscita, ma nel percorso.
A livello internazionale, il baricentro culturale si sposta: crescono voci extra-occidentali, pratiche legate a ecologia, lavoro, post-colonialismo; la cultura torna a essere anche spazio politico, non solo estetico.
Dentro questo quadro, la domanda non è “cosa succede”, ma dove andare e cosa seguire per capire davvero il presente.
Dove andare / cosa seguire
In Italia, per le arti visive, restano centrali alcune istituzioni che tengono una programmazione continua e leggibile.
A Roma, il MAXXI prosegue con mostre e incontri sul rapporto tra arte, architettura e trasformazioni sociali.
A Milano, tra Museo del Novecento, Pirelli HangarBicocca e Fondazione Prada, la stagione in corso offre grandi installazioni e progetti che mettono in dialogo storia e contemporaneo.
A Bologna, il MAMbo e i musei cittadini insistono su archivi, memoria e pratiche artistiche civili.
A Torino, Castello di Rivoli e GAM mantengono un ruolo di riferimento per la ricerca internazionale.
Nel cinema, il vero segnale viene dalle rassegne.
A Roma, il Cinema Farnese, il Barberini e i circuiti d’essai continuano con cicli dedicati al cinema europeo e d’autore.
A Milano, Cineteca Milano e Cinema Beltrade restano luoghi centrali per retrospettive e nuove uscite indipendenti.
A Bologna, la Cineteca prosegue con restauri, cinema del reale e nuove produzioni.
Per il teatro, la stagione invernale punta su classici riscritti e drammaturgie civili.
A Napoli, il Mercadante e i teatri pubblici lavorano su testi contemporanei e riletture politiche.
A Roma, Argentina e India ospitano produzioni e progetti site-specific.
A Milano, il Piccolo Teatro affianca grandi titoli a percorsi di ricerca.
La musica dal vivo resta uno dei motori più forti.
A Torino, Milano e Bologna continuano rassegne nei club e nei teatri tra jazz, elettronica e sperimentazione.
A Roma, Auditorium Parco della Musica e spazi indipendenti tengono insieme classica contemporanea, world music e nuove contaminazioni.
Sul fronte libri ed editoria, l’attenzione va ai cicli di incontri più che ai singoli eventi.
Le librerie indipendenti nelle grandi e medie città chiudono l’anno con presentazioni dedicate a saggistica civile, memoir, reportage e narrativa ibrida. I festival letterari continuano a produrre appuntamenti diffusi anche fuori dalle date ufficiali.
Guardando fuori dall’Italia, restano nodi fondamentali alcune capitali culturali.
A Parigi, le mostre in corso tra Grand Palais, Centre Pompidou e musei cittadini interrogano identità e memoria.
A Londra, Tate Modern, Barbican e National Theatre tengono insieme arti visive, performance e teatro politico.
A Berlino, musei e spazi indipendenti continuano a funzionare come laboratorio permanente tra arte, suono e pratiche urbane.
Fuori dall’Europa, vale la pena seguire festival cinematografici e rassegne artistiche in Medio Oriente, Africa e Asia, dove cinema, arti visive e performance stanno ridefinendo i temi del lavoro, dell’ecologia e delle trasformazioni sociali. È lì che si sta spostando una parte decisiva del discorso culturale globale.
Accanto al dal vivo, restano appuntamenti settimanali da seguire con continuità: podcast culturali di approfondimento, newsletter editoriali e video-saggi che accompagnano – senza sostituirla – l’esperienza fisica.





