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10 Settembre 2022
La società di gestione del risparmio pronta a mettere a disposizione tra 150 e 250 milioni
Andrea Rinaldi
Mancano sei giorni all’assemblea che dovrà approvare l’aumento di capitale da 2,5 miliardi di Monte dei Paschi e qualcosa già si muove. Anima Holding, l’asset manager con oltre 180 miliardi di risparmio gestito, ha dato la propria disponibilità a partecipare alla ricapitalizzazione della banca senese — a cui la Bce ha dato l’ok nei giorni scorsi — per un impegno tra i 150 e i 250 milioni di euro. Il tavolo tra le due parti non è stato ancora avviato, certo però è che l’apertura di Anima sarebbe vincolata — secondo indiscrezioni — alla rinegoziazione dell’accordo al 2030 relativo alla gestione e distribuzione dei fondi comuni attraverso la rete commerciale di Mps, quindi ad esempio un eventuale prolungamento della scadenza o la modifica di parametri percentuali con valori monetizzabili in anticipo. Non è ancora chiaro come potrebbe avvenire l’iniezione di capitale, molto probabilmente un po’ cash e un po’ in azioni, dipende da come verrà strutturato l’aumento di capitale, che per 1,6 miliardi verrà portato a termine dal ministero dell’Economia. Anima dispone di 350 milioni di euro di cassa non vincolati e si presterebbe per la prima volta a una ricapitalizzazione.
«Lo scorso anno abbiamo discusso con loro fino a luglio un potenziale intervento con diversi strumenti tecnici per fornire capitale ma in cambio abbiamo chiesto una più forte relazione commerciale» e anche al nuovo ad Luigi Lovaglio «ho offerto la nostra disponibilità», aveva ribadito quest’estate il ceo, Alessandro Melzi d’Eril.
Sempre secondo indiscrezioni finanziarie, alla disponibilità di Anima potrebbe aggiungersi quella di Axa, che già si occupa della distribuzione di prodotti bancassurance per Rocca Salimbeni. Sulla partecipazione all’aumento «vedremo», ha detto recentemente in un’intervista al Sole 24 Ore il ceo dei francesi Thomas Buberl, definendo l’alleanza con Siena «una storia di successo».
Ora la palla passa all’ad di Mps Luigi Lovaglio, certo è che più passa il tempo, più le maglie per una eventuale intesa si stringono. Il manager sarà a Milano, Roma, Londra, Boston e New York a caccia dei 900 milioni restanti, in uno scenario mosso da rialzo dei tassi, fibrillazioni dello spread ed elezioni. L’indiscrezione di Anima però ieri ha tonificato il titolo Mps, che ha chiuso a 0,31 euro, in rialzo del 6,8%.