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31 Maggio 2024Il Premio Nel parco d’arte domenica l’omaggio al fondatore Giuliano Gori e il riconoscimento al poeta. Da scoprire l’opera di Melotti sui cicli lunari
Giulia Gonfiantini
«E se non fossimo stati sognati, se non sognassimo, se non ci fossero i sogni…». In un dialogo di fantasia, il poeta Gian Mario Villalta immagina Giuliano Gori, fondatore alla Fattoria di Celle con la sua collezioni d’arte ambientale, suggerire il sogno e la ricerca di un patto con la terra. Come potremmo sennò capire ciò che ci circonda, a cosa serve altrimenti l’arte?
Villalta riceverà il Premio biennale di poesia Arte e natura domenica prossima, quando dalle 15 il museo a cielo aperto sulle colline di Santomato a Pistoia accoglierà una giornata con più appuntamenti. Per la prima volta dalla nascita della manifestazione, ora alla terza edizione, Gori, scomparso a gennaio, non ci sarà. Una scultura mai esposta prima, però, uscirà dai suoi spazi privati per raggiungere la cappella padronale: ritrae il percorso della luna che, su di un carro, attraversa i suoi cicli. Il viaggio della luna (1974), questo il titolo, è una delle testimonianze del legame tra Gori e la moglie Pina con Fausto Melotti.
«È un’opera delicata che rappresenta molto per tutti noi. Per prima cosa la fraterna amicizia dei nostri genitori con l’artista», dice Fabio, uno dei figli di Gori, che la definisce «poesia realizzata in scultura». Giuliano stesso aveva pensato a quella collocazione. «Dal 1982 Celle è stata aperta a tutti per poter condividere la passione per l’arte e avere il conforto di tanti amici che ci danno la spinta a continuare questa avventura», sottolinea l’altra figlia Patrizia Gori. Scrittore critico e poeta, Villalta è fondatore e direttore artistico del festival Pordenonelegge . «Celle non è una collezione, è un’opera difficile da classificare, ma è un’opera: di cultura, di memoria, di terra», afferma.
In occasione della consegna del Premio sarà rivelata insieme al critico e scrittore Antonio Riccardi la sua nuova raccolta poetica, Prima che l’oscurità rassicuri la sera (edito da Gli Ori), contenente i disegni di Vittorio Corsini. Quest’ultimo eseguirà la performance Stare qui alla Casina del Tè alle 17,15, mentre alle 18 andrà in scena Garden in motion , spettacolo dei Kataklò Athletic Dance Theater che la regista Giulia Staccioli dedica al padre, l’artista Mauro, e a Giuliano Gori, pioneri nell’arte e amici in vita. Nei giorni successivi negli spazi della Cascina Terrarossa sarà ospitato un intervento di Corsini legato al lavoro con Villalta, ispirato all’idea di uno «spargimento» della poesia nel mondo. Alla premiazione ci saranno anche i vincitori delle edizioni passate, Antonella Anedda e Giuseppe Conte. Con i tre autori sarà inaugurato un «viale della poesia» e tre nuove installazioni site specific, ossia le panchine scolpite con i loro versi. Sono pensate per potersi fermare, sedendosi nel verde accompagnati dalle loro parole. In futuro, altre novità: a fine 2024 si concluderanno i lavori di restauro del parco. Dal progetto è nata anche l’idea di una giornata di studi sui parchi storici a ottobre.
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