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5 Luglio 2023Rapporto della Camera di Commercio: «Urgente governare i flussi dei visitatori»
M.B.
«È sbagliato pensare che Firenze sia una città solo “turistica” e dire che il reddito dei fiorentini è creato solo da questo settore, che i guadagni derivanti ricadano in parte su altri settori. L’intreccio turismo/ manifattura è apparentemente complicato, ma tutto sta nel consolidare i due temi come motori di sviluppo». Il no alla monocultura del turismo, arriva dalla Camera di Commercio di Firenze, che nel suo ultimo rapporto sulla città sottolinea l’importanza della manifattura, della produzione di beni e servizi, ed il rischio di consolidare posizioni di rendita.
L’analisi è contenuta nel recente «Rapporto 2023 sull’economia fiorentina», elaborato a cura dell’ufficio studi e statistica della Camera di Commercio di Firenze, che sottolinea la tenuta economica nel 2022, con un andamento positivo anche della prima parte del 2023, nonostante i fattori di incertezza. Il Pil cittadino quest’anno dovrebbe segnare +1,3%, con i consumi a +1,2%, e nel 2022 l’export ha superato i 20 miliardi di euro, contro i 10 miliardi di importazioni, con l’avanzo della bilancia commerciale che in un anno è passato da 10 a 10,7 miliardi di euro, a differenza di quello toscano, diminuito in maniera significativa, passando a 18 a 14,4 miliardi. Per quanto riguarda il turismo, nel 2022 la ripresa è stata forte e le presenze registrate in strutture ricettive ufficiali hanno sfiorato i 16 milioni di presenze. Adesso l’ipotesi più ottimistica indica nel corso del 2023 un +2% sul livello pre pandemia, mentre una stima più prudente fissa i turisti al 94% del dato del 2019, con più visitatori italiani rispetto al pre Covid, ma meno turisti stranieri.
Di solo turismo però non si vide. Se «è certamente vero che il turismo è un settore che si è sviluppato rapidamente nell’ultimo decennio seguendo il forte aumento delle presenze», c’è «il problema di limitare le posizioni di rendita e nel riuscire a “governare” l’ingente flusso di turisti che dopo le riaperture nel post pandemia si sta riversando soprattutto sul territorio del comune di Firenze». Insomma serve non solo la difesa del manifatturiero fiorentino, ma «il consolidamento e rilancio del settore, che continua ad avere una forte dinamica, a partire da una robusta e radicata componente artigiana». «La prima parte del 2023 ha evidenziato una buona dinamica delle esportazioni (+15%) e bene anche alcune manifestazioni di richiamo internazionale, come la Selezione degli oli, il BuyWine e il Pitti Uomo; ma il rallentamento dell’economia americana e la recessione in Germania, preannunciano un rischio raffreddamento dell’economia, a cominciare dall’export — conclude Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio — A compensare in parte questa prospettiva, c’è il trend molto positivo del turismo, lanciato a superare i 16 milioni di presenze quest’anno a Firenze, oltre il dato del 2019».
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L’economia fiorentina. Rapporto 2023